La mappa genetica dell’unicorno siberiano, ovvero il rinoceronte gigante ormai estinto, è stata completata. L’analisi del suo Dna ha dimostrato che, a differenza di quanto creduto fino a questo momento dai paleontologi, l’animale non si estinse prima dell’ultima era glaciale, ovvero 200.000 anni fa, ma visse molto più a lungo, scomparendo dalla Terra circa 36.000 anni fa, a causa del clima più rigido che ridusse le praterie. E’ quanto emerge dallo studio pubblicato sulla rivista Nature Ecology & Evolution da un gruppo internazionale coordinato da Adrian M.Lister, del Museo di Storia Naturale di Londra. La mappatura del Dna ha mostrato anche che l’unicorno siberiano, il cui nome scientifico è Elasmotherium sibiricum, nonostante fosse di aspetto simile al moderno rinoceronte, ma con un corno più lungo che poteva arrivare fino a 1 metro, non è un realtà un suo antenato e non fa parte della sua stessa linea evolutiva, ma di quella di un gruppo diverso che si è separato circa 40 milioni di anni fa e si è evoluto autonomamente.
L’unicorno siberiano si estinse a causa dei cambiamenti climatici: mappato il Dna del rinoceronte gigante vissuto 30mila anni fa
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