Il 19 novembre 2013 nasce la Giornata Mondiale della Toilette, istituita dall’Onu con l’obiettivo di assicurare a tutti, entro il 2030, l’accesso a servizi igienico sanitari puliti e sicuri.
Essity, leader mondiale nei settori dell’igiene e della salute con i suoi brand TENA, Nuvenia, Tempo, Tork, Demak’Up, Libero, Leukoplast, Jobst e Actimove, presenta quest’anno i risultati della ricerca internazionale “Hygiene and Health Report 2018-2019”, che indaga il rapporto tra persone e bagni pubblici, in particolare all’interno dei luoghi di lavoro e nelle scuole.
Dallo studio emerge che, in Italia, 3 intervistati su 10 non usano il bagno sul posto di lavoro.
Il nostro Paese infatti, risulta al terzo posto tra i paesi più refrattari all’utilizzo dei servizi igienici alle spalle di Messico e Francia.
A spiegare questa diffidenza sono innanzitutto la presenza di bagni sporchi e antigienici; la difficoltà di condividere i servizi igienici con altre persone, la mancanza di un’idonea attrezzatura come sapone e/o carta igienica, e la sensazione di non avere la giusta privacy.
Gli svedesi, gli inglesi e gli australiani sembrano invece farsi meno problemi, risultando i più inclini all’uso del bagno pubblico, almeno al lavoro. Sarà perché hanno bagni più puliti e attrezzati? O è solo una questione di adattamento? La domanda resta aperta.
Dai luoghi di lavoro alle scuole, anche i luoghi deputati all’educazione non sono indenni alle critiche. Il 51% dei genitori italiani infatti, afferma che i propri figli evitano di utilizzare i bagni scolastici. Di questi, l’11% ha raccontato che i figli non li usano addirittura mai. Fra i motivi che impediscono a bambini e ragazzi di utilizzare con tranquillità e serenità i gabinetti ci sono il disordine e le condizioni igieniche non ottimali: il 52% di coloro che hanno risposto alle domande, infatti, ha affermato che è proprio la mancanza di ordine e la poca pulizia a dissuadere i figli dall’usare le toilette. A questo si aggiunge la frequente mancanza di prodotti necessari quali sapone e/o carta igienica, come ha sottolineato il 47% dei genitori intervistati con figli in età scolare.
Gli studenti più inclini all’uso dei bagni scolastici sembrano essere invece, in ordine, i russi, gli spagnoli e gli inglesi.
“Che sia a scuola o nei luoghi di lavoro, un bagno pulito e sicuro garantisce salute, dignità e benessere. Soprattutto laddove passiamo la maggior parte della nostra giornata, è necessario garantire servizi igienici attrezzati e moderni, che rispondano ad adeguati standard di qualità. È significativo il fatto che anche in un Paese civilizzato come il nostro ci siano ancora percentuali così elevate di persone che non utilizzano i servizi”, commenta Riccardo Trionfera, Commercial Director Professional Hygiene Essity Italia.