L’intensificazione di fenomeni meteo estremi stanno producendo effetti anche sul Tempio di Nettuno di Paestum, costruito 2500 anni fa dai coloni greci, conservato fino alla punta del frontone.
“Ci siamo spaventati quando con i restauratori siamo saliti sul tempio per un intervento periodico di manutenzione: il degrado, rilevato pochi mesi prima con un drone, era molto avanzato in un breve arco di tempo; ora l’idea è di avviare un monitoraggio continuo per avere maggiore certezza,” ha spiegato il direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel.
Il metodo per le rilevazioni è già stato individuato: “Otto sensori di tecnologia avanzata posizionati sul monumento permetterebbero un monitoraggio continuo, una specie di TAC, che può essere consultato attraverso la rete in tempo reale. Ciò consentirà di rilevare il comportamento del tempio ed elaborare un modello della struttura interna del monumento, onde prevenire eventuali fenomeni di deterioramento statico,” ha spiegato il prof. Luigi Petti dell’Università di Salerno.