Spazio: a Capodanno la sonda NASA New Horizons sfiorerà Ultima Thule

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Il 1° gennaio 2019 la sonda New Horizons raggiungerà Ultima Thule, la sua meta ai confini del Sistema Solare.

Manca poco dunque al flyby più lontano nella storia dell’esplorazione spaziale: la sonda NASA New Horizons sorvolerà un piccolo mondo ghiacciato distante dalla Terra più di 6,4 miliardi di km, il luogo più distante mai esplorato, ai margini del sistema solare, chiamato Ultima Thule. Noto come MU69 2014 l’oggetto spaziale ha più o meno la grandezza di Washington e orbita nel buio e nel freddo della Fascia di Kuiper, circa un miliardo di miglia oltre Plutone.

I contatti con la Terra impiegano 6 ore e 8 minuti (12 ore e 15 minuti se si contano l’andata e il ritorno). Il giorno di Capodanno, alle 16:29 ora italiana, New Horizons invierà dei dati, indicando il proprio status dopo l’avvicinamento dell’oggetto, ad una distanza di soli 3500 km (tre volte più vicino della distanza a cui avvicinò Plutone). Fino a quel momento, New Horizons continuerà a viaggiare attraverso lo spazio a 51.500 km/h, coprendo quasi un milione di miglia al giorno.

New Horizons ha dedicato gran parte del mese di dicembre ai preparativi per questo storico incontro, accendendo i suoi propulsori per effettuare una manovra di correzione della traiettoria, perfettamente riuscita. Gli strumenti di bordo hanno iniziato ad osservare Ultima Thule già dalla scorsa estate ed è emerso che l’oggetto potrebbe avere la forma di uno sferoide allungato con un diametro di più di 30 km o addirittura potrebbe essere un sistema composto da due piccoli corpi.
Grande attesa dunque per il 1° gennaio e per le prime immagini ad alta risoluzione dell’oggetto che verranno scattate dallo strumento Lorri (Long Range Reconnaissance Imager). Le foto verranno processate e saranno disponibili già dal giorno successivo e potrebbero già fornire alcune delle risposte che il team di New Horizons aspetta da 13 anni.
Dopo questo storico sorvolo, New Horizons resterà attiva fino alla fine del 2020, in modo da trasmettere a Terra tutti i dati raccolti e completare le osservazioni scientifiche della fascia di Kuiper.

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