A New Delhi le autorità sono state costrette ad introdurre misure d’urgenza dopo che le centraline di monitoraggio hanno registrato livelli record di inquinamento: i dati rilevati nelle scorse ore indicano nell’aria un livello “grave” di concentrazione di particolato che varia tra 445 e 450 (qualsiasi livello al di sopra di 400 è considerato rischioso per la salute).
L’ente di controllo per l’inquinamento istituito dalla Corte Suprema ha imposto lo stop a tutte le attività industriali ed edilizie sia all’interno che nella cerchia periferica della capitale indiana.
Le autorità hanno anche consigliato ai cittadini, in particolare anziani e bambini, di rimanere in casa e ridurre al minimo le attività esterne.
Il 2018 è stato un anno nero sul fronte dell’inquinamento: secondo Prashant Gargava, dell’Autorità di controllo dell’inquinamento ambientale, Delhi si è trovata ad affrontare i più alti livelli di inquinamento in occasione del Diwali, la festa delle luci indù che si tiene ad ottobre (colpa di una combinazione di fuochi d’artificio, smog, freddo, umidità e mancanza di vento). Altri fattori che contribuiscono alla situazione critica sono i roghi illegali di rifiuti e colture, il traffico, le emissioni industriali, e la combustione di carburante utilizzato per cucinare.