Il lander InSight, atterrato su Marte lo scorso 26 novembre, ha aperto i suoi pannelli solari, ed ha iniziato a fare “stretching” con il proprio braccio robotico lungo 2 metri.
La missione della NASA entra nel vivo: l’arto preleverà gli strumenti e li depositerà sul terreno, per esplorare il cuore del pianeta, studiandone geologia, terremoti ed eventuale produzione di calore.
InSight ha documentato la fase con delle foto: una delle due camere, montata sul gomito del braccio robotico, ha mostrato primi piani del braccio robotico, del sismografo e della cupola che servirà a ripararlo dalle tempeste di sabbia. Gli scatti aiuteranno gli scienziati a scegliere il punto migliore in cui collocare gli strumenti, che saranno pienamente operativi tra due o tre mesi.
Lanciato il 5 maggio scorso, InSight è giunto su Marte 6 anni dopo l’atterraggio di Curiosity, il rover della NASA partito nel novembre 2011 e arrivato sul Pianeta Rosso nell’agosto 2012.
A bordo di InSight c’è anche l’italiano LaRRI, un microriflettore di ultima generazione sviluppato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, che fornirà la posizione accurata del lander durante l’esplorazione di Marte.
Acronimo di Interior Exploration using Seismic Investigations, Geodesy and Heat Transport, InSight avrà il compito di esaminare le profondità del pianeta rosso per capire come si sono formati i pianeti rocciosi, incluse la Terra e la sua Luna.