“ISiComp”, il nuovo materiale ceramico italiano supera tutti i test nel Plasma Wind Tunnel Scirocco e conferma la sua riutilizzabilità per più missioni di rientro dallo Spazio

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Si chiama ISiComp il nuovo materiale per protezioni termiche tutto italiano, frutto della collaborazione tra CIRA e Petroceramics, l’azienda bergamasca (con sede al Kilometro Rosso) specializzata nella realizzazione di ceramici rinforzati per il settore automobilistico di alta gamma.

Il nuovo composito, che garantisce ottime prestazioni meccaniche e termiche a fronte di un ciclo di produzione rapido ed economico, ha dimostrato, grazie ai test eseguiti nel Plasma Wind Tunnel Scirocco del CIRA, di poter essere riutilizzato per più missioni di rientro dallo spazio senza necessità di sostituzione.

Sviluppata nell’ambito del progetto di ricerca PRORA- SHS (Programma Nazionale di Ricerche Aerospaziale – Sharp Hot Structures), la tecnologia sarà ora impiegata nell’ambito del programma per il veicolo di rientro spaziale riutilizzabile dell’Agenzia Spaziale Europea, “Space Rider”, in particolare per le superfici di controllo mobili le cui fasi di progettazione e sviluppo sono affidate al CIRA.

Dopo l’esito positivo del test sul dimostratore tecnologico del flap di Space Rider effettuato lo scorso aprile, l’obiettivo di questa nuova campagna di test in Scirocco era la dimostrazione delle capacità di riutilizzo del materiale.

Nelle scorse settimane, due dischi di materiale ISiComp sono stati sottoposti ciascuno a sei cicli di prova, corrispondenti al numero di missioni previste nell’intera vita operativa del veicolo Space Rider.

Durante ogni prova il materiale è stato sottoposto ad un flusso ipersonico ad alta entalpia avente una velocità di circa 14.000 km/h e in grado di generare una temperatura superficiale di 1250 °C per un tempo di circa 12 minuti. La campagna si è articolata su quattro giornate di prova ed ognuno dei campioni di materiale è stato esposto al flusso per un totale di 70 minuti. Ben quattro di questi cicli di prova sono stati eseguiti in rapida sequenza nel corso della stessa giornata, stabilendo così un nuovo record per l’impianto SCIROCCO, con un tempo totale di accensione dell’arco elettrico di circa 1 ora.

L’analisi dei campioni sottoposti a ripetuti test ha dimostrato l’eccellente comportamento del materiale che non ha subito alcuna modifica, né in termini di peso, né in termini di caratteristiche meccaniche.

L’ISiComp conferma quindi la sua caratteristica di materiale completamente riutilizzabile che lo rende adatto alla realizzazione di sistemi di protezione termica e termostrutture per sistemi di trasporto spaziale e apre la strada ad ulteriori possibili utilizzi.

Il prossimo step sarà la realizzazione di un modello completo in scala reale del flap di Space Rider (circa 900mmx700mm) prevista per la prima metà del 2019.

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