È necessaria un’azione urgente per affrontare l’inquinamento del suolo e contenere le molteplici minacce che pone alla sicurezza alimentare globale e alla qualità igienico sanitaria del cibo, ha dichiarato oggi la FAO in occasione della Giornata mondiale del suolo.
Migliaia di sostanze chimiche, prodotte commercialmente su larga scala, rifiuti di plastica ed elettronici, acque reflue non trattate, possono diventare una fonte di inquinamento del suolo, aprendo la strada all’entrata degli inquinanti nella catena alimentare con gravi conseguenze per la salute delle persone.
“Circa il 33% di tutti i suoli sono degradati e il loro stato si sta deteriorando ad un ritmo allarmante”, ha dichiarato la Vice-Direttrice Generale Maria Helena Semedo alla cerimonia della Giornata mondiale del suolo presso la sede della FAO a Roma. “Il suolo funge da filtro per i contaminanti. Ma quando viene superata la capacità tampone, i contaminanti possono entrare nell’ambiente e nella catena alimentare. Ciò mina la sicurezza alimentare rendendo le colture rischiose e non sicure per il consumo “.
“Le attività umane sono la principale fonte d’inquinamento del suolo. È nelle nostre mani adottare pratiche di gestione sostenibile dei terreni”, ha aggiunto.
Ha invitato i paesi ad “aumentare significativamente gli investimenti per avere terreni sani”, sottolineando che “il mantenimento di terreni sani aiuta a garantire alimenti sicuri e nutrienti ed è essenziale per raggiungere gli Obiettivi di sviluppo sostenibile e Fame Zero”.
Riutilizzare, riciclare, ridurre
Quest’anno il tema della Giornata Mondiale del suolo è “Be the solution to soil pollution“, e la FAO offre una serie di raccomandazioni su come ridurre la contaminazione del suolo a livello statale, industriale e individuale.
Ad esempio, le città in via di sviluppo stanno producendo cumuli d’immondizia che finiscono nelle discariche e penetrano nel suolo, mentre l’80% potrebbe essere riciclato.
Con l’accelerazione del progresso tecnologico, i rifiuti elettronici sono considerati una nuova minaccia emergente. Cinquanta milioni di tonnellate di rifiuti elettronici vengono generati ogni anno, rendendolo uno dei problemi di inquinamento in più rapida crescita che colpisce i nostri terreni. La FAO incoraggia le persone a donare o riciclare vecchi dispositivi piuttosto che buttarli via.
Se da una parte gli anticrittogamici possono aiutare a soddisfare la crescente domanda mondiale di cibo, lasciano però un retaggio di inquinamento del suolo e agroecosistemi degradati. Quasi il 60% dei principali terreni agricoli in 11 paesi europei contiene residui di pesticidi persistenti, metà dei quali sono ora illegali. A questo riguardo la FAO esorta i governi a promuovere una gestione responsabile e sostenibile degli anticrittogamici.
Un terzo della plastica prodotta globalmente finisce nel nostro suolo con particelle di plastica che entrano nella catena alimentare e nell’ambiente. Sono necessarie politiche e regolamenti ambientali più rigorosi per impedire l’uso di imballaggi e prodotti chimici eccessivi da parte dell’industria. Tuttavia, anche ognuno di noi può contribuire a risolvere il problema portando semplicemente una bottiglia riutilizzabile e una borsa della spesa e acquistando prodotti con imballaggi ridotti o riciclati.
Impatto economico della perdita di suolo in Malawi – Nuovo studio
La FAO ha presentato oggi anche i risultati chiave della sua prima valutazione economica dell’impatto dell’erosione del suolo e della perdita di nutrienti. Lo studio condotto nell’ambito di un progetto pilota nel Malawi, finanziato dall’iniziativa Poverty-Environment UNDP-UNEP, consente una migliore comprensione dei danni economici causati dalla perdita di suolo.
Secondo lo studio, un aumento del 25% della perdita di suolo in Malawi comporterebbe una riduzione del PIL dello 0,64%, che equivale a circa 40 milioni di dollari l’anno.
“Il degrado del suolo ha alti costi economici a causa della perdita di salute dei terreni e della conseguente riduzione delle rese agricole”, ha detto Semedo. “I contaminanti possono rimanere nel terreno per decenni, rendendo la rimozione estremamente costosa. Prevenire l’inquinamento del suolo deve essere una priorità assoluta in tutto il mondo”, ha concluso.
Annunciato il vincitore del Premio per il suolo Glinka World
Durante la cerimonia della Giornata Mondiale del suolo, è stato conferito il Glinka World Soil Prize 2018 al Professor Rattan Lal, Presidente dell’Unione Internazionale della Scienza del Suolo (IUSS), per il suo eccezionale contributo alla gestione sostenibile de terreni.
Il professor Lal è stato elencato tra le Menti scientifiche più influenti del mondo (2012) e tra i più prestigiosi ricercatori in agricoltura. Il suo lavoro scientifico ha contribuito in particolare al ripristino del carbonio organico nel suolo e al miglioramento della struttura del suolo, ma ha anche svolto un ruolo importante nel convertire la scienza in politica e processo decisionale.
Il Glinka World Soil Prize, dal nome dello scienziato russo Konstantin D. Glinka, è stato istituito nel 2016 dalla Global Soil Partnership con il sostegno della Federazione Russa e premia le persone e le organizzazioni la cui leadership e attività hanno contribuito a promuovere una gestione sostenibile del suolo e la protezione delle risorse.
Quest’anno la Federazione russa ha anche approvato il contributo finanziario di 2 milioni di dollari per sostenere le attività della Global Soil Partnership nella sua seconda fase (2018-2020).
Oggi, è stato consegnato anche il primo World Soil Day Award a Practical Action Bangladesh per aver organizzato la migliore celebrazione del World Soil Day nel 2017. Il nuovo premio istituito dalla FAO è finanziato dalla Tailandia.