Si aprono a Firenze i lavori del XXXI Congresso nazionale della Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic), che si terranno al Palazzo dei congressi e Palazzo degli affari da oggi a domenica 9 dicembre, in occasione della Wao International Scientific Conference (Wisc) 2018, la Conferenza scientifica internazionale della World Allergy Organization (Wao), che quest’anno è ospite in Italia.
Al centro dell’evento la medicina personalizzata nelle allergie, ma non mancheranno lezioni, seminari e simposi tenuti da esperti internazionali e nazionali sulle malattie della pelle, sull’asma, sulle malattie polmonari e sull’immunoterapia.
“Abbiamo deciso di unirci al Congresso Wisc 2018 della World Allergy Organization – spiega Enrico Maggi, presidente della Siaaic e del Congresso Siaaic/Wisc 2018 – perché riteniamo fondamentale discutere e collaborare in maniera sempre più stretta e solida con i colleghi internazionali. Sentiamo la necessità di creare un network che coinvolga allergologi, dermatologi, immunologi, pneumologi e pediatri per accelerare i passi avanti della ricerca sperimentale e della ricerca clinica, oltre che ottimizzare gli approcci terapeutici”.
Il congresso rappresenterà “l’occasione per fare il punto sulle conoscenze che abbiamo sull’asma grave, sulla diagnostica molecolare e sull’immunoterapia, che rappresentano ad oggi le nuove possibili armi per combattere queste patologie”. “L’immunoterapia – sottolinea – è una delle armi più promettenti che abbiamo per combattere le forme più severe delle malattie allergiche, i cui sintomi danneggiano la qualità di vita dei pazienti. Una strategia promettente perché ci consente di agire direttamente sul sistema immunitario del soggetto trattato”.
“Abbiamo assistito a numerosi e significativi avanzamenti sia nella diagnostica che nella definizione delle strategie terapeutiche – afferma Ignacio J. Ansotegui, presidente Wao -nel tentativo di individuare nuovi farmaci candidati per la cura delle malattie respiratorie e allergiche, che condividono un attore comune: il processo infiammatorio. Ma molte di queste patologie sono ancora sottostimate e non efficacemente trattate. Questo incontro ci permetterà di discutere dell’uso della diagnosi molecolare, fondamentale per definire in modo adeguato l’eleggibilità dei pazienti per l’immunoterapia”.