New Horizons prosegue il suo viaggio oltre Plutone e si prepara per il fly by più lontano nella storia delle esplorazioni spaziali. La sonda della Nasa – riporta Global Science – si sta avvicinando ad Ultima Thule, un oggetto della Fascia di Kuiper obiettivo designato dal team della missione per l’inizio del 2019. Il mese di dicembre, sarà all’insegna degli ultimi preparativi al rendez vous: lo scorso 2 dicembre la sonda ha acceso i suoi propulsori per 105 secondi per effettuare una correzione della traiettoria, perfettamente riuscita.
La nuova traiettoria porterà New Horizons il prossimo 1° gennaio alla distanza più ravvicinata possibile ad Ultima Thule, circa 3500 chilometri. Non sappiamo ancora molto di questo singolare corpo celeste: dalle osservazioni effettuate da New Horizons la scorsa estate è emerso che potrebbe avere la forma di uno sferoide allungato con un diametro di più di 30 chilometri o addirittura potrebbe essere un sistema composto da due piccoli corpi.
Al momento della manovra correttiva New Horizons si trovava a soli 64 milioni di chilometri da Ultima Thule – meno della distanza esistente tra la Terra e il Sole e le comunicazioni tra la sonda e il centro di controllo hanno impiegato 6 ore per essere ricevute. Ultima Thule è già stato avvistato da New Horizons: lo strumento Lorri ha realizzato un’istantanea dove l’oggetto è appena visibile, immerso tra le stelle. Il team della missione, sta valutando l’opportunità di effettuare altre tre manovre di correzione della traiettoria per far sì che New Horizons raggiunga la sua remota meta secondo i tempi previsti.