Sono tanti i fatti di cronaca che hanno lasciato il segno nel 2018: ripercorriamo i principali, dal crollo del Ponte Morandi a Genova all’alluvione di Casteldaccia, in Sicilia.
- 25 gennaio: disastro ferroviario di Pioltello. Un treno, un convoglio Trenord con a bordo 350 persone, pendolari partiti da Cremona per andare a scuola o al lavoro a Milano, deraglia all’altezza della stazione di Pioltello. Tre i morti, 46 i feriti;
- 7 agosto: strage di migranti in Puglia. Sedici braccianti agricoli, tutti stranieri, muoiono in due tragici incidenti, a meno di 48 ore di distanza nel foggiano.
- 14 agosto: crolla il Ponte Morandi. Sono le 11.36 quando un tratto del viadotto del Polcevera di Genova sull’A10 cede, piombando sulla ferrovia sottostante e su due capannoni industriali. Sono oltre 30 le auto coinvolte nella tragedia e alcuni mezzi pesanti che fanno un volo di 45 metri. Il bilancio delle vittime è pesantissimo: 43 morti e 14 feriti;
- 16 agosto: terremoto in Molise. Alle 20:19 una forte scossa di terremoto colpisce il Molise. L’epicentro del sisma, di magnitudo 5.2, si registra a 4 km da Montecilfone, cittadina in provincia di Campobasso, dove la terra aveva tremato già nella notte tra il 14 e il 15 agosto. La scossa viene avvertita sia in Molise che nel resto del Centro Italia ma fortunatamente non ci sono vittime;
- 20 agosto: tragedia del Raganello nel Pollino. Un gruppo di escursionisti viene travolto dalle acque del torrente Raganello, mentre risale le gole a Civita di Castrovillari, in provincia di Cosenza: muoiono 10 persone, 6 donne e 4 uomini.
- 4 ottobre: alluvione nel Lametino. Una mamma con due bambini di 7 e 2 anni vengono travolti dall’acqua di un torrente. La vettura viene trovata il giorno dopo e poco più tardi anche i corpi della donna e del bimbo più grande vengono ripescati in un torrente tra i Comuni di San Pietro a Maida e San Pietro Lametino. Il corpo del piccolo Nicolò, 2 anni, viene trovato dopo otto giorni di ricerche;
- 3 novembre: alluvione di Casteldaccia. Durante un nubifragio una villetta di contrada Dogali viene sommersa da un’ondata di fango, in seguito all’esondazione del fiume Milicia. Nella casa ci sono 12 persone, 2 nuclei familiari, che erano lì per trascorrere le vacanze. Le vittime sono 9 , tra cui 2 bambini. Unici superstiti un adulto e una bambina, che si erano allontanati poco prima dell’esondazione per fare degli acquisti e un altro uomo che è riuscito a mettersi in salvo. In quei giorni il maltempo provoca anche la morte, a Vicari, di un 44enne, e di un medico di Corleone, travolto da un’onda di acqua e fango;
- 9 dicembre: la tragedia alla “Lanterna Azzurra” di Corinaldo. E’ quasi l’una di notte quando nella discoteca “Lanterna Azzurra” si scatena il panico. Il locale è pieno di giovanissimi che attendono l’esibizione del cantante Sfera Ebbasta, quando sei persone, cinque ragazzini e una mamma, muoiono dalla calca;
- 26 dicembre: terremoto a Catania. Alle 03:19 una scossa di magnitudo 4.9 scuote la Sicilia. L’epicentro viene localizzato a 1 km da Viagrande, in provincia di Catania. I comuni più colpiti sono Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Milo, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana Etnea. Ventotto i feriti, non ci sono vittime.