Prevedere i terremoti, il prof. Panza sottolinea le importanti evidenze del metodo neo-deterministico in un convegno internazionale a Napoli

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NDSHA (Neo Deterministic Seismic Hazard Assessment) ha fornito, per oltre due decenni, strumenti di valutazione della pericolosità sismica affidabili ed efficaci per la comprensione, la comunicazione e la mitigazione del rischio sismico (Panza et al., 2001). La procedura NDSHA per lo sviluppo di mappe di pericolosità sismica a scala regionale è stata trattata in dettaglio durante la conferenza internazionale “Resilience and Sustainability of Cities in Hazardous Environments”.

Così il prof. Giuliano F. Panza, Emeritus Honorary professor CEA Beijing e Honorary professor Beijing University of Civil Engineering and Architecture (BUCEA), uno dei più grandi luminari del settore al mondo, ha illustrato l’approccio del metodo neo-deterministico per la previsione dei terremoti nell’importante convegno internazionale “Resilience and Sustainability of Cities in Hazardous Environments” appena concluso a Napoli.

E’ stato dimostrato che la valutazione NDSHA della pericolosità sismica (previsione deterministica) si è rivelata corretta in occasione di tutti gli eventi che si sono verificati nelle regioni in cui le mappe NDSHA erano disponibili al momento del terremoto, inclusi quattro recenti terremoti distruttivi: M = 6 Emilia, Italia 2012; M = 6,3 L’Aquila, Italia 2009; M = 5.5-6.6 crisi sismiche dell’Italia centrale 2016-17; M = 7.8 Nepal 2015. A questa lista può essere aggiunto il recente terremoto di Ischia del 2017. Tali risultati suggeriscono che l’adozione generalizzata di NDSHA può preparare meglio le società civili alla resilienza dalla sequenza di potenziali terremoti che possono verificarsi … e che naturalmente si verificheranno!

Meglio accantonare e poi seppellire PSHA (Probabilistic Seismic Hazard Assessment), che è una nozione astratta più che un percorso fisico ben collaudato verso la sicurezza sismica, … R.I.P. (Molchan et al., 1997; Kagan et al., 2012). Così non sarà necessario sperimentare altri disastri e catastrofi da terremoti, in luoghi in cui mappe di pericolosità errate rappresentavano “basso rischio”, mentre le regioni tettoniche attive si sono comportate diversamente!

Il metodo probabilistico, a differenza di quello neo-deterministico (1) non è mai stato convalidato da “test oggettivi”, (2) è stato dimostrato inaffidabile (Panza et al., 2014) come metodo di previsione dei tassi di occorrenza dei terremoti (pomposamente definiti probabilità) e (3) ha basato la propria propaganda e posizione dominante sulle ipotesi che sia gli standard di progettazione antisismici sia la preparazione e la pianificazione sociale a difesa dal terremoto dovrebbero basarsi su modelli di “analisi ingegneristica del rischio sismico”, modelli che incorporano ipotesi, in realtà fabulazioni (o “realismo magico”) ora note per essere in conflitto con ciò che abbiamo appreso scientificamente riguardo alla geologia ed alla fisica del terremoto nello stesso periodo (quasi 50 anni) di applicazione del metodo probabilistico. Infatti PSHA, troppo spesso ha fornito non solo risultati errati ma anche mortali (Wyss et al., 2012; Panza et al., 2014; Bela, 2014), è stato quindi oggetto di numerosi dibattiti (ad esempio PAGEOPH Topical Volume 168, 2011). Come recenti prove evidenti contro PSHA si possono citare già troppi terremoti dannosi e funesti (es. 1988 M = 6.8 Spitak, Armenia, il 2011 M = 9 Tohoku, Giappone e 2012 M = 6 Emilia, Italia) che si sono verificati in regioni valutate “a basso rischio” dalle mappe di pericolosità sismica derivate da PSHA.

Dovrebbe pertanto essere chiaro a tutti quanto sia in uno stato di evidente crisi la persistenza dell’utilizzo di PSHA per la definizione di standard di progettazione antisismica e per la resilienza delle comunità! E i metodi alternativi, che sono già disponibili e pronti all’uso, come NDSHA, dovrebbero essere applicati in tutto il mondo (Rugarli, 2018). I risultati avranno quindi un duplice valore: non solo verificare esaustivamente questi metodi alternativi, ma anche dimostrare che globalmente forniscono indicazioni molto più affidabili e sicure di quanto non possa fare PSHA … R.I.P.!

Un recente riconoscimento internazionale a NDSHA è stato dato da AGU (American Geophysical Union) che mi ha voluto assegnare l’AGU International Award per il 2018, per aver dato un contributo eccezionale all’avanzamento delle Scienze della Terra e delle Scienze spaziali e per aver usato la scienza a beneficio della società nelle nazioni in via di sviluppo. L’uso della scienza a beneficio della società anche nelle nazioni in via di sviluppo trova riscontro nell’applicazione del paradigma innovativo NDSHA, sviluppato per lo più dalla fine degli anni ’80 all’ICTP (Abdus Salam International Centre for Theoretical Physics) e pubblicato nel 2000. Come dimostrato durante la conferenza internazionale “Resilience and Sustainability of Cities in Hazardous Environments”, se utilizzato congiuntamente con gli algoritmi di previsione dei terremoti a medio termine spazio-temporale, NDSHA consente la valutazione della pericolosità dipendente dal tempo, con sviluppi abbastanza promettenti per la previsione operativa dei terremoti, grazie all’uso congiunto di misure sismologiche e geodetiche.

Approfondimenti

http://www.xeris.it/Hazard/index.html.

https://www.epc.it/Prodotto/Editoria/Libri/Difendersi-dal-terremoto-si-puo%27/3342

PAGEOPH Topical Volume 168, 2011) – Advanced seismic hazard assessment.

Bela, J. (2014) “Too generous to a fault? Is reliable earthquake safety a lost art? Errors in expected human losses due to incorrect seismic hazard estimates”, Earth’s future, 2, 569–578, DOI: 10.1002/2013EF000225.?AGU 20-14 Science Policy Conf. – eposter: https://agu.confex.com/agu/spc2014/webprogram/Paper1558.html

Kagan, Y.Y., Jackson, D.D. and Geller, R.J. (2012) “Characteristic earthquake model, 1884–2011, R.I.P.”, Seismol. Res. Lett., 83, 951–953.

Molchan, G., Kronrod, T. and Panza, G.F., (1997). Multi-scale seismicity model for seismic risk. Bull. Seism. Soc. America, 87, 1220-1229.

Panza, G.F., Kossobovok, V., Peresan, A. and Nekrasova, A. (2014) “Why are the Standard Probabilistic Methods of Estimating Seismic Hazard and Risks Too Often Wrong”, in: Wyss, M. (Ed.) Earthquake Hazard, Risk, and Diasters, 309-357, Elsevier, London, UK, doi: 10.1016/B978-0-12-394848-9.00012-2, ISBN: 978-0-12-394848-9.

Panza, G.F., Romanelli, F. and Vaccari, F. (2001) “Seismic wave propagation in laterally heterogeneous anelastic media: theory and applications to seismic zonation”, Advances in Geophysics, 43, 1-95.

Wyss, M., Nekrasova, A. and Kossobokov, V. (2012) “Errors in expected human losses due to incorrect seismic hazard estimates”, Nat. Haz., 62, 927-935, http://dx.doi.org/10.1007/s11069- 012-0125-5.

Rugarli (2018) Norme tecniche per le Costruzioni 2018 – D.M. 17 gennaio 2018. ISBN 978-88-6310-846-0, EPC Editore, Roma. Nel CD allegato: – Software NTCSISMA versione 3.0, che determina i parametri sismici di normativa e l’intervallo di DGA NDSHA, data la latitudine e longitudine del sito di interesse avvalendosi anche di una lista di 33.600 comuni e frazioni.

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