“Il crescente movimento ‘anti-vax’ in Europa, alimentato dai social media e da alcuni populisti anti-establishment, sta mettendo a rischio molte vite e potrebbe essere causa di epidemie di morbillo mai viste in 20 anni”.
E’ la denuncia del ‘The Guardian’, che pubblica i dati di una nuova analisi effettuata dallo stesso quotidiano inglese su dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms): secondo le stime, i casi di morbillo in Europa supereranno i 60.000 quest’anno, una cifra che equivale a più del doppio rispetto al 2017 e che è la più alta di questo secolo.
Nel 2018 si sono registrate 72 morti, sempre il doppio rispetto all’anno scorso. Secondo la testata, “i movimenti politici populisti di destra, dagli Stati Uniti all’Italia, dalla Polonia e alla Francia, sono saliti sul carro degli ‘anti-vaccini’, sostenendo gli scettici e il diritto dei genitori a non immunizzare i loro bambini, anche in Paesi in cui questo gesto è obbligatorio per l’iscrizione scolastica”. Il commissario per la Salute dell’Unione europea, Vytenis Andriukaitis, ha definito tutto questo “una dimostrazione di irresponsabilità”.
L’ex cardiochirurgo ha detto di essere molto preoccupato: “Non solo io lo sono- interviene – ma tutta la società scientifica: epidemiologi, pediatri, esperti di malattie infettive e molti ministri della Salute. Tutto questo è molto pericoloso. Il mio messaggio è molto semplice: avete eletto politici ‘no-vax’ in Parlamento e ora li avete in alcuni governi. Siete pronti a seguire le loro decisioni sulla base di notizie false, o è meglio che queste vengano prese sulla base delle evidenze? Ci sono solo due opzioni: bufale o prove scientifiche”.
L’aumento di casi di morbillo è chiaramente risultato del calo dei tassi di vaccinazione: in Francia questo è avvenuto nel 2010 ed è stato seguito da un picco di casi di morbillo l’anno successivo. In Italia, quando i tassi di vaccinazione sono diminuiti nel 2014, i casi sono aumentati da poche decine al mese, a centinaia. Così in Romania, dove la copertura vaccinale è scesa al di sotto del 90% nel 2014: nel 2017, ci sono stati oltre 1.000 casi in un mese.
‘The Guardian’ cita anche l’esempio italiano: “I membri del Movimento 5 Stelle e del suo alleato al governo, la Lega Nord, prima di salire al potere avevano proclamato che i vaccini non sono sicuri. Proponendo addirittura di metterli al bando sulla base di un ipotetico collegamento fra i la vaccinazione e malattie come cancro e autismo. Una volta al governo, e dovendo affrontare la seconda più ampia epidemia di morbillo in Europa dopo quella romena, il M5S è apparso ammorbidire la sua linea”.
Ma “a dicembre, il ministro pentastellato della Salute Giulia Grillo ha ‘decapitato’ l’intero organo scientifico tecnico-consultivo più importante del Paese”, il Consiglio superiore della sanità. Lisa Menning, che lavora sull’accettazione globale dei vaccini all’Oms, ha affermato che alcuni populisti e anti-vax “condividono una sfiducia nei confronti delle istituzioni e della scienza. La vaccinazione è sempre più una questione politicizzata, che si tratti di elezioni o persino di credo religiosi, molti hanno interesse a usare questo tema per ottenere guadagni finanziari o per costruire il proprio prestigio o celebrità”.