Il governo britannico sta lanciando una nuova campagna per cercare di convincere i fumatori del Regno Unito del fatto che il vaping non sia dannoso quanto il fumo di sigaretta e che sia un buon modo per smettere di fumare, nel tentativo di combattere lo scetticismo generato da alcuni studi scientifici. La Public Health England (PHE), agenzia esecutiva del Dipartimento di Sanità e Assistenza Sociale del Regno Unito che sostiene che il vaping sia il 95% meno dannoso del tabacco, ha rilasciato il video di un esperimento, che vi proponiamo in fondo all’articolo, che svela la quantità del catrame, nero e viscoso, che si accumula nei polmoni di un fumatore incallito, raccolto in una campana di vetro, rispetto ai residui dello stesso apporto di nicotina attraverso l’utilizzo di sigarette elettroniche.
“Sarebbe drammatico se migliaia di fumatori che potrebbero smettere di fumare con l’aiuto di una sigaretta elettronica venissero scoraggiati a causa di false paure sulla loro sicurezza. Dobbiamo rassicurare i fumatori del fatto che passare ad una sigaretta elettronica sarebbe molto meno dannoso che fumare. Questa dimostrazione sottolinea i danni devastanti causati da ogni sigaretta e aiuta le persone a vedere che probabilmente il vaping crea solo una frazione del rischio. Vogliamo incoraggiare più fumatori a cercare di smettere completamente con l’aiuto di una sigaretta elettronica o utilizzando altri sostituti della nicotina, come cerotti o gomme alla nicotina, perché miglioreranno notevolmente le loro possibilità di successo”, ha dichiarato il Prof. John Newton, direttore presso la PHE.
PHE sostiene che i rischi delle sigarette elettroniche siano minimi rispetto a quelli delle sigarette tradizionali. L’agenzia ritiene che alcuni studi scientifici si focalizzino sui rischi senza guardare quelli delle sigarette tradizionali e fa l’esempio di uno studio della Birmingham University dello scorso agosto, in cui si giungeva alla conclusione che il vaping potrebbe danneggiare le cellule dei polmoni. Anche se gli autori hanno dichiarato di non credere che le sigarette elettroniche siano più dannose di quelle tradizionali, hanno suggerito che in 20-30 anni potrebbero esserci degli effetti ed hanno esortato ad un “cauto scetticismo” sulla sicurezza dei dispositivi di vaping.
Anche la cosiddetta Popcorn Lung, una malattia che provoca tosse e difficoltà a respirare e che può essere causata da un composto chimico utilizzato per produrre i popcorn e contenuto anche nelle sigarette elettroniche, fa sorgere dei dubbi sulla sicurezza di questi dispositivi. Ma la sostanza chimica, il diacetile, è presente anche nelle sigarette tradizionali e a livelli 100 volte maggiori. Quindi il senso è che, nonostante non siano sicure al 100%, le sigarette elettroniche sono comunque meno dannose di quelle tradizionali. Negli Stati Uniti sta crescendo sempre di più la preoccupazione su questi dispositivi, soprattutto per la loro diffusione tra i giovani studenti. Molti usano i piccoli dispositivi del marchio Juul e i sostenitori delle campagne anti-tabacco sono allarmati che possano essere la via d’accesso al fumo.
PHE sostiene che le sigarette elettroniche potrebbero aiutare molte persone a smettere di fumare. I dati del suo programma di disassuefazione dal fumo hanno dimostrato che il 65-68% delle persone che hanno utilizzato sigarette elettroniche, così come terapie per sostituire la nicotina, è riuscito a smettere di fumare. Il Dott. Lion Shahab (University College London), che appare nel video, ha dichiarato: “Spero che questo esperimento illustrativo aiuti le persone a vedere i danni enormi causati dal fumo che potrebbero essere evitati passando ad una sigaretta elettronica. Le ricerche che noi e altri abbiamo condotto dimostrano che il vaping è molto meno dannoso del fumo e che utilizzare sigarette elettroniche nel lungo periodo è relativamente sicuro”.
Ecco il video dell’esperimento.
https://www.facebook.com/PublicHealthEngland/videos/319270898691246/