Il meteo non ha aiutato Brescia ad evitare l’accumulo degli inquinanti e nelle ultime ore la qualità dell’aria. Il dato delle polveri sottili rilevato dalle centraline dell’Arpa in base alle quali viene conteggiato il numero di esuberi al fine dell’attivazione o della revoca delle limitazioni alla circolazione previste dal Piano antismog interregionale del bacino padano è schizzato alle stelle in 24 ore: se venerdì lo sforamento era stato davvero in termini di pochi decimali (50,3 microgrammi per metrocubo di aria contro i 50 tollerati), ieri il valore è salito a 65.
Non ci sarà revoca, almeno per le prossime 48 ore, dei divieti di primo livello scattati venerdi’, considerato che per consentirne l’eliminazione servono almeno due giornate consecutive entro i parametri ammessi dalla normativa vigente quanto a Pm10.
Quindi resta lo stop – ulteriore rispetto a quello gia’ vigente ogni giorno feriale fino al prossimo 31 marzo – imposto ad alcune delle categorie di veicoli piu’ inquinanti, su tutti gli Euro 4 diesel (fatte salve le previsioni per chi monta un Fap), altrimenti dispensati dai divieti.