Hanno ormai fatto il giro del mondo le foto di Anchorage, città di 300.000 abitanti dell’Alaska, colpita da un potentissimo terremoto che ha scosso gli edifici e fratturato le strade. Il Servizio Geologico statunitense (USGS) ha dichiarato che il primo terremoto, quello più potente di magnitudo 7, si è verificato alle 8:29 (ora locale) a circa 11km da Anchorage, seguito 6 minuti dopo da una scossa di assestamento di magnitudo 5.8. Moltissime le scosse di assestamento di intensità minore, di magnitudo pari o superiore a 2.5.
Le persone sono state costrette a scappare dagli uffici o a nascondersi sotto i tavoli. Un’ampia sezione della strada nei pressi dell’aeroporto di Anchorage è crollata, bloccando un’auto su una piccola isola di asfalto circondata da profonde spaccature. Diverse auto si sono scontrate in un importante incrocio a Wasillla nel nord di Anchorage, a causa della scossa. Justin Doll, capo della polizia di Anchorage, ha dichiarato che parti della Glenn Highway, una strada panoramica che va verso nord-est fuori dalle montagne e dai ghiaccia della città, è “completamente sparita”. “Ad Anchorage ci sono importanti infrastrutture, molte case ed edifici danneggiati. Molte strade e ponti sono chiusi”, fanno sapere le autorità. Circa 48.000 persone sono rimaste senza energia elettrica. Si ritiene che il terremoto abbia causato 4 incendi strutturali e si parla del crollo di alcune strutture.
Se non bastassero già le immagini provenienti da Anchorage o quelle registrate dalle telecamere di sicurezza, i racconti dei residenti mettono davvero i brividi. Kirk Kulberg ha dichiarato che la sua casa era un disastro dopo il terremoto: “La cassettiera è venuta giù nella stanza dei bambini. Sono grato che tutti stiano bene”.
Brandon Slaton, che si è appena trasferito in Alaska con la moglie dall’Arizona, era solo a casa e stava facendo un bagno quando si è verificato il terremoto. Ha dichiarato che la scossa ha agitato l’acqua nella vasca al punto che, prima che se ne rendesse conto, è stato lanciato fuori dalla vasca dalla forza delle onde. “È l’anarchia. Non ci sono foto sulle pareti, non c’è corrente, non c’è l‘acquario. Tutto ciò che non è ancorato a terra è distrutto”.
Il Dott. Owen Ala, 40 anni, chirurgo ortopedico che stava eseguendo un intervento per una frattura alla mano nel momento in cui si è verificato il terremoto, ha dichiarato che sembrava “un treno merci che stava arrivando”. Ala ha raccontato di aver vissuto una serie di terremoti prima, ma che questo fosse il più forte: “Con questo a malapena riuscivi a stare in piedi” e ha aggiunto di come lui e il suo team stessero “tenendo il paziente perché non cadesse dal tavolo operatorio”.
Lisa Demer, 23 anni, era a lavoro, al sesto piano del Wells Fargo Building di Anchorage quando il terremoto ha colpito: “È stato violento. Ho sentito molti terremoti. Alcuni ti lasciano di ghiaccio. Non c’è dubbio che questo sia stato gigantesco e spaventoso”. Le scosse di assestamento sono state terrificanti e frequenti, dichiara Demer, che ne ha sentite circa 12.
Blair Braverman, che soggiornava in un hotel nel momento in cui si è verificato il terremoto, ha raccontato: “Il letto ha iniziato a vibrare, tutto vibrava in maniera incredibile. Mio marito ha quasi gattonato per la stanza e si è lanciato su di me e insieme abbiamo strisciato verso il bagno e abbiamo aspettato sulla porta anche le scosse di assestamento”.
Il terremoto ha colpito proprio durante l’orario d’ingresso nelle scuole, costringendo gli studenti ad iniziare la giornata nel terrore, cercando riparo sotto i banchi. Le scuole sono poi state evacuate e gli aerei sono stati dirottati sugli aeroporti di altri stati almeno fino al pomeriggio. I danni causati dal terremoto hanno anche provocato l’allagamento di parte dell’aeroporto internazionale di Anchorage, come potrete vedere in uno dei video in fondo all’articolo.
Numerose le foto dall’interno di negozi e supermercati con scaffali o soffitti crollati. L’ex governatrice Sarah Palin ha scritto su Twitter che la sua famiglia è sana e salva ma la sua casa no, immaginando che anche molti altri si trovino nella sua stessa situazione. Nell’abitazione dei suoi genitori moltissimi piatti si sono disintegrati al suolo.
Mentre le valutazioni dei danni sono ancora in corso, la sismologa Lucy Jones ha dichiarato che i residenti dell’Alaska possono aspettarsi di essere colpiti ancora: “Avere un altro terremoto di magnitudo 5 non sorprenderà alcun sismologo […] Quindi aspettatevi che ci possa essere un terremoto di magnitudo 5 tra 1-2 anni”. Jones sostiene che il terremoto abbia avuto le stesse dimensioni del terremoto del 1989 a San Francisco, che ha provocato frane e danni diffusi. Secondo l’USGS, tutte le scosse di assestamento che sono seguite dopo la principale, che sono terremoti veri e propri considerata l’intensità, sono associate al riallineamento o al ristabilimento della linea di faglia dopo il movimento originale. L’USGS aggiunge che potrebbero essere fino a 2.200 scosse di assestamento di magnitudo pari o superiore a 3.
I terremoti non sono una novità per l’Alaska, che ne riporta in media 40.000 all’anno, più del resto degli USA messi insieme. Michael West, sismologo e direttore dell’Alaska Earthquake Center, ha dichiarato che registrano terremoti abbastanza forti da essere riportati “circa ogni 12 minuti” ma che la stragrande maggioranza sono solo “scricchiolii” nel suolo. “Nell’ultimo secolo, altri 14 terremoti di magnitudo superiore a 6 si sono verificati entro 150km dall’evento del 30 novembre 2018”, fa sapere l’USGS.
Gli esperti sostengono che il terremoto di ieri e le scosse di assestamento si sono verificati su un tipo di faglia in cui un lato si allontana dall’altro. Lucy Jones ha spiegato che la faglia si trova all’interno della placca tettonica del Pacifico che si sta abbassando sotto l’Alaska, un meccanismo che produce i terremoti più forti degli USA. Jones ha aggiunto che i danni registrati non sono una sorpresa. L’area in cui si è verificato il terremoto ha sedimenti fusi che contengono molta acqua e quando il suolo si muove, si liquefa. Secondo West, questo è stato il terremoto più importante a colpire l’area di Anchorage dal 1964 per quanto riguarda l’intensità con cui il suolo ha tremato durante l’evento. Nel marzo del 1964 un terribile terremoto di magnitudo 9.2 ha colpito lo stretto di Prince William. È stato il secondo terremoto più forte mai registrato nel mondo e il più forte mai registrato nella storia americana: è durato per oltre 4 minuti e insieme allo tsunami che ha generato ha ucciso circa 130 persone. Quello di ieri “è un promemoria, un profondo promemoria, della natura dello stato in cui viviamo. I terremoti sono parte di ciò che rende questo posto quello che è” e i suoi paesaggi derivano dai cambiamenti della Terra, ha concluso West.