Un trattamento rivoluzionario contro il cancro che utilizza cellule immunitarie di estranei potrebbe salvare milioni di vite in futuro, sostengono gli esperti. Il trattamento, ancora gli albori, rafforzerà il sistema immunitario dei pazienti evitando effetti collaterali avversi, come quelli causati dalla chemioterapia. Il team del Francis Crick Institute di Londra ora vuole creare le prime “banche dell’immunità” che conserveranno le cellule. Questo permetterà agli oncologi di ordinare delle cellule immunitarie, che arriveranno in clinica nell’arco di qualche ora per poi essere usate sul paziente. Una volta all’interno del corpo, le cellule uniranno le forze con il sistema immunitario del paziente per combattere i tumori utilizzando un “approccio fai da te”.
Il Prof. Adrian Hayday, leader dell’Immunosurveillance Lab del Francis Crick Institute, ha dichiarato: “Non ci siamo ancora, ma è quello che stiamo cercando di fare ora. Ci sono tutte le possibilità di stabilire banche delle cellule come queste”. Hayday ha aggiunto che fino a qualche anno fa, c’era poca fiducia sul fatto che il cancro potesse essere affrontato in un modo diverso dall’attaccare la malattia stessa. Ma ora c’è un crescente campo di ricerca e di trattamenti sperimentali che si concentra sull’”allenare” il corpo dei pazienti a combattere il tumore da solo.
Il Prof. Charlie Swanton, del Cancer Evolution and Genome Instability Laboratory del Francis Crick Institute, ha dichiarato: “Il futuro è incredibilmente luminoso. Utilizzare le cellule immunitarie del corpo per colpire il tumore è elegante perché i tumori evolvono così rapidamente che non c’è alcun modo che un’azienda farmaceutica possa tenere il passo. Ma il sistema immunitario si evolve da oltre 4 miliardi di anni per farlo”.
Finora, l’idea di iniettare le cellule immunitarie di qualcuno in un’altra persona era seguita dalle paure che il corpo le rigettasse. Ma quest’anno, in una svolta medica, gli scienziati hanno scoperto che sopravvivono nel corpo. Il team sta ora vedendo risultati notevoli, soprattutto perché le cellule non vengono rigettate dal corpo, come nel caso di alcune forme di immunoterapia. Il trattamento, invece, utilizza un “approccio fai da te”, in quanto si basa sul sistema immunitario del paziente e non dipende da farmaci. In Inghilterra e Galles, i tassi di sopravvivenza per 10 o più anni dopo il cancro sono del 50%, secondo il Cancer Research UK. Il team del Crick Institute intende portare questa cifra al 75% nei prossimi 15 anni, sostenendo che i progressi nella tecnologia lo renderanno possibile.