Tsunami Indonesia: il sistema d’allarme “non è operativo dal 2012”

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Il sistema di allarme tsunami in Indonesianon è operativo dal 2012“, a causa della scarsità di fondi, atti di vandalismo e problemi tecnici: lo ha reso noto il portavoce dell’agenzia per la gestione dei disastri, Sutopo Purwo Nugroho.

Lo tsunami ha colpito le spiagge 24 minuti dopo l’eruzione del vulcano “figlio del Krakatoa”.

Prosegue senza sosta il lavoro dei soccorritori alla ricerca di dispersi, nel timore che si possano verificare altri eventi sismici e maremoti. “Il numero delle vittime e dei danni continuerà a salire“, ha spiegato Sutopo Purwo Nugroho. Sono 57 le persone che risultano ancora disperse e oltre 11mila quelle rimaste senza tetto in cinque distretti.

Centinaia di edifici sono stati distrutti dall’onda di 20 metri generata dal vulcano, che ha investito la costa sud di Sumatra e quella est di Java.

Il “figlio del Krakatoa“, il vulcano Anak, continua ad eruttare e autorità indonesiane hanno invitato anche oggi la popolazione e i turisti a stare lontani dalle spiagge. Sono almeno 600 le abitazioni distrutte, 9 gli hotel severamente danneggiati.

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