Tumori: tra il 2009 e il 2015 spesi per previdenza 9,3 miliardi

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In Italia tra il 2009 e il 2015 sono stati spesi circa 9,3 miliardi di euro per finanziare l’erogazione delle prestazioni previdenziali in favore di persone con un tumore. Ogni anno, circa 142 mila lavoratori del settore privato percepiscono un beneficio previdenziale, a causa della diagnosi di una neoplasia.

Questi i dati diffusi in un convegno sulla “giornata di sensibilizzazione nazionale su lavoro, salute e disabilità” organizzato dal Network PreSa – Prevenzione e salute per analizzare il contesto in cui operano i lavoratori con malattie molto invalidanti.

Lo studio è stato condotto dal gruppo di ricerca Economic Evaluation and HTA (EEHTA) del CEIS (Centre for Economic and International Studies) dell’Università Tor Vergata, coordinato dal professor Francesco Saverio Mennini.

“Su circa 460 mila beneficiari totali di prestazioni previdenziali, per tutti i tipi di patologie, il 31% ha una diagnosi di tumore” ha evidenziato Mennini. PreSa ha, inoltre, distribuito in molte città italiane la “spilla della salute sul lavoro” e un vademecum per una corretta prevenzione sanitaria.

“Sulla salute nei luoghi di lavoro c’è necessità di più informazione. La sorveglianza sanitaria è un fondamentale strumento di prevenzione che non deve rimanere isolato, ma integrarsi con le reti clinico-assistenziale e territoriale dell’Ssn” ha evidenziato Marco Trabucco Aurilio, direttore scientifico di PreSa.

Sul tema è intervenuto anche il sottosegretario al Lavoro , Claudio Durigon, per il quale “la salute e la sicurezza sul lavoro rappresentano due fattori che vanno perseguiti tramite una cultura della prevenzione che si crea con la formazione e l’informazione”. “Il Governo – ha aggiunto – a fine novembre, ha approvato tre disegni di legge di ratifica di convenzioni internazionali riguardanti la prevenzione degli infortuni sul lavoro, le malattie professionali e sta dando un forte segnale di attenzione verso questi temi”.

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