“Adesso che i buonisti sono felici x l’approdo e il salvataggio di 49 sconosciuti … adesso che non schiumano più rabbia …
Ditegli che ci sono dei nostri fratelli sotto la neve, in casette fornite dai governi precedenti che cadono a pezzi … fratelli che sono nati qua, che hanno contribuito alla crescita di questo paese, che hanno radici talmente profonde e amore per la propria terra, da non averla voluta abbandonare … spero che questo governo si occupi di questi fratelli. Di quaraquaqua ne abbiamo già avuti abbastanza. #primagliitaliani #primalanostragente”. E’ questo il testo del post che in questi giorni sta circolando sui social riportando una foto che con Amatrice e con le zone terremotate del centro Italia, alle quali si fa riferimento, non c’entra assolutamente nulla. Un post che sta facendo registrare migliaia di condivisioni pur essendo una palese fake news, e chi li pubblica si sta prodigando a cancellare tutti i commenti che spiegano in realtà come stanno le cose, lasciando a corredo della foto solo frasi di apprezzamento.
La foto ritrae in realtà un campo profughi del Libano, che – come riporta Wikipedia e dunque per saperlo bastava qualche click in più – è un Paese del “Vicino Oriente che si affaccia sul settore orientale del mar Mediterraneo. Il Libano confina a nord e ad est con la Siria e a sud con Israele. Ad ovest si affaccia sul mar Mediterraneo. La capitale è Beirut. Le attività economiche principali sono i servizi bancari e finanziari, tradizionalmente sostenuti da un regime economico libero-scambista e competitivo, e il turismo“. Ma non solo, perché oltre al danno, per questi novelli e ‘pseudo-salvatori della patria’ nostrani, anche la beffa: già, perché i soggetti commiserati che vivono sotto la neve in condizioni disumane, sono in realtà quegli stessi profughi che attraversano il Mediterraneo a bordo dei barconi. La foto ritrae infatti le assurde condizioni in cui i rifugiati siriani sono costretti a vivere in attesa di imbarcarsi per l’Europa.
Un altro granchio, dunque, preso dai leoni da tastiera moderni, che solo pochi giorni fa si erano resi protagonisti di un altro ‘scivolone’ fotografico: condividevano a migliaia presunte foto di ‘Amatrice sotto la neve oggi‘, ma si trattava di foto risalenti ad oltre un anno fa. Che la situazione nel centro Italia sia ancora eccessivamente e colpevolmente precaria è fuori da ogni dubbio, ma a risolvere i problemi non saranno di certo le fake news e l’odio, ingredienti perfetti di una ‘guerra tra poveri’ che può solo portare verso il declino sociale.