“In relazione alle due concessioni (una nuova ed una prorogata fino al 2022) per le ricerche di idrocarburi in Emilia Romagna in località Bagnacavallo (la nuova) e San Potito (questa rinnovata nonostante scaduta da tempo) e in relazione ai tre nuovi permessi di ricerca in mare due contigui sotto a Santa Maria di Leuca in Puglia e uno sotto Crotone in Calabria a cui il ministero dello sviluppo economico (Mise) guidato da Luigi Di Maio (in ottemperanza a una valutazione di impatto ambientale positiva emessa dal precedente goverrno a firma del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti) ha dato via libera con la pubblicazione sul BUIG – Bollettino Ufficiale degli Idrocarburi e delle Georisorse in data 7 dicembre 2018“, l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA “al di la di ogni sterile polemica, ritenendo che tali concessioni violino le norme di tutela del territorio e del mare e specialmente in relazione ai nuovi tre permessi concessi in mare vi siano gli estremi per il reato di scempio ambientale e di sfruttamento illegale delle risorse naturali e delle georisorse, ha dato mandato al proprio ufficio legale di impugnare giudiziariamente i suddetti decreti e di chiederne la loro decadenza. Non appena saranno presentati, nei prossimi giorni i ricorsi AIDAA darà maggiori informazioni in merito al contenuto dei medesimi.”