Ambiente, ecco cos’altro ha previsto il Governo oltre ecotassa ed ecobonus

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Nei giorni scorsi è stato inviato a Bruxelles il Piano nazionale integrato per l’energia e il clima per il periodo 2021-2030 (PNIEC) che dovrà essere adottato, previo ok dell’UE, entro il 31 dicembre 2019.

Si tratta di un documento che tutti gli stati membri sono tenuti a stilare e che rappresenta «uno strumento fondamentale per la politica energetica e ambientale del nostro Paese e dell’Ue per i prossimi 10 anni», come ha dichiarato il sottosegretario del Mise (Ministero Sviluppo Economico) Davide Crippa.

Il Piano è stato strutturato su 5 argomenti chiave: decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia e ricerca, innovazione e competitività.
In esso sono contenuti alcuni punti di competenza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che vediamo insieme:

  • Incentivi per mezzi privati a basso impatto: abbiamo già parlato di ecobonus ed ecotassa, l’intento è quello di ridurre progressivamente le vendite e la circolazione di auto con motore a combustione e ridurre le emissioni inquinanti per raggiungere gli obiettivi imposti dall’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici. Si prevede che il mercato di veicoli elettrificati in Italia arriverà a 6 milioni di unità entro il 2030
  • Potenziamento Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati a energia Elettrica: investimenti di circa 70 milioni di euro per la realizzazione di reti infrastrutturali per la ricarica dei veicoli elettrici.
  • Rinnovo dei veicoli pubblici adibiti al trasporto persone: non solo auto a contribuire all’inquinamento, 3,7 miliardi di euro sono stati stanziati al ricambio parco bus con mezzi a basso impatto. Dal 2019 al 2033 saranno rinnovati 2.000 autobus l’anno, oltre a 250 treni entro il 2022. Inoltre vengono stanziati 300 milioni di euro per nuovi mezzi navali destinati al trasporto pubblico locale.
  • Rinnovo parco mezzi per trasporto merci: circa 33,6 milioni di euro sono stati destinati al rinnovo dei veicoli delle imprese di autotrasporto con mezzi a trazione alternativa (metano, gas naturale liquefatto LNG e elettrica), alla rottamazione dei veicoli più obsoleti e, infine, all’acquisizione di unità di carico per trasporto combinato.
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