Per molte persone, l’ansia fa parte della normale routine quotidiana. La maggior parte delle persone si preoccupa dei risultati delle proprie azioni, delle proprie relazioni, del proprio lavoro e così via e alla fine tutte queste preoccupazioni possono sfociare in un panico nervoso, che può interferire con la vita quotidiana e portare ancora altri sintomi e altre complicazioni.
In Italia si stimano attualmente 8 milioni di ansiosi, di cui 3 milioni di persone con attacchi di panico e 5 milioni di depressi. Il Disturbo d’ansia generalizzato (GAD) e gli attacchi di panico sono caratterizzati da eccessive e persistenti sensazioni di ansia verso le situazioni e gli eventi quotidiani. Nella maggior parte dei casi l’ansia riduce l’abilità dell’individuo ad operare normalmente all’interno della società. Coloro che soffrono di ansia riportano l’incapacità di controllare le loro emozioni quando le cose peggiorano. Alla fine la situazione diventa schiacciante e opprimente e inizia l’attacco di panico.
Gli attacchi di panico sono improvvisi momenti di intensa paura che portano un incredibile stress fisico e mentale. Sono accompagnati da agitazione, battito cardiaco accelerato, tremori e difficoltà a respirare. Possono anche causare iperventilazione, una serie frequente di atti respiratori rapidi o profondi che portano ad una notevole riduzione dell’anidride carbonica nel sangue. Questi attacchi si verificano in maniera imprevedibile e possono essere associati a fattori ambientali e psicologici.
Volete dormire meglio, essere meno stressati e più felici senza farmaci e simili? Uno studio, condotto nel 2013 dai ricercatori dell’Okayama University Medical School, potrebbe aprire nuove prospettive per prevenire gli attacchi di panico e iperventilazione nelle persone a rischio. Una delle cause più comuni degli attacchi di panico è il basso livello di serotonina nel corpo. La serotonina è il neurotrasmettitore responsabile della regolazione delle sensazioni di benessere, felicità e appagamento. Il corpo umano sintetizza la serotonina dall’amminoacido triptofano in un processo che richiede anche la vitamina B6 e il ferro.
Lo studio citato ha analizzato i livelli di ferro e vitamina B6 in pazienti che avevano avuto un grave attacco di panico o di iperventilazione indotta dal panico. I ricercatori hanno scoperto che i livelli sia della vitamina B6 che del ferro erano notevolmente più bassi nelle persone che avevano avuto gli attacchi rispetto alle persone con livelli normali di entrambi. Questo studio è estremamente importante per le persone che soffrono di ansia, poiché potrebbe aiutare a prevenire l’improvvisa insorgenza delle emozioni. Una parte essenziale della gestione dell’ansia, quindi, potrebbe essere una dieta che contenga cibi ricchi di vitamina B6 e ferro. Il consumo di cibi integrali, noci, semi, frutta e verdure fresche e la rinuncia a cibi lavorati o confezionati possono migliorare notevolmente la salute mentale.
Ecco una lista dei cibi ricchi di questi nutrienti.
Vitamina B6: patate dolci, alga spirulina, semi di canapa, fagiolini, quinoa, lenticchie, fiocchi di avena, patate, semi di girasole, banane, avocado, asparagi, mandorle, anguria, noccioline, fagioli, spinaci, nocciole, pistacchi, prugne secche, cavolo, cavolfiori, zucca, cavoletti di Bruxelles, cuori di palma, platano, ananas, ceci, carciofi, fichi.
Ferro: semi di chia, aneto, prezzemolo, alghe marine, spinaci, piselli, melassa, quinoa, mandorle, uvetta, carciofo di Gerusalemme, ceci, foglie di Tarassaco, spugnole (funghi), semi di zucca, semi di canapa.
Assicurarsi di aumentare il consumo di questi cibi non solo migliorerà l’umore e potrebbe aiutare a combattere questi attacchi, ma migliorerà anche la vostra salute generale.