Più si è avanti con l’età, più si rischia di cadere vittima di una bufala e di condividerla sui social. E’ quanto emerso da una ricerca delle università di New York e Princeton, pubblicata su Science Advances. Secondo lo studio, l’8,5% degli utenti presi in esame ha rilanciato contenuti palesemente falsi, le cosiddette fake news, ma con importanti differenze d’età e orientamento politico. Nello studio, condotto negli USA, è emerso come abbia condiviso una fake news l’11% degli utenti di età superiore ai 65 e solo il 3% di quelli tra i 18 e i 29 anni. Gli over 65 hanno rilanciato in media il doppio delle bufale rispetto ai 45-65enni e sette volte più articoli falsi rispetto ai 18-29enni. In merito all’orientamento politico, invece, gli utenti che si sono definiti conservatori si sono dimostrati più propensi alla condivisione di fake news: lo ha fatto il 18% dei repubblicani, contro il 4% dei democratici.
Attenzione alle bufale: età e orientamento politico influiscono sulla capacità di riconoscerle
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