Un’ondata di afa ha colpito l’area sudorientale dell’Australia, tanto che negli ultimi giorni le città del Paese sono state tra i posti più caldi al mondo.
Secondo il prestigioso Bureau of Meteorology australiano, gli ultimi 4 giorni sono stati tra i primi dieci più caldi mai registrati, con temperature che hanno sfiorato i 50°C in alcune zone: “Con il Sud dell’Australia che ha infranto ieri alcuni primati storici, ieri questa regione è stata una delle più calde al mondo, se non la più calda“, ha spiegato il meteorologo Philip Perkins. “Nelle stesse zone che ieri hanno battuto il record fa già più caldo oggi che alla stessa ora di ieri“.
Le temperature elevate non sono una rarità in Australia durante l’estate, periodo in cui si verificano anche molti incendi boschivi.
Ieri, nella cittadina meridionale di Tarcoola, la colonnina di mercurio ha segnato 49°C, a Port Augusta 48,9°C, a Cooder Pedy 47,4°C.
La forte ondata di caldo è ritenuta responsabile della morte di un milione di pesci sulle rive dei fiumi Murray e Darling, il più grande bacino fluviale del Paese: per evitare una nuova moria, il governo del New South Wales ha fatto installare apposite pompe d’ossigeno. Scienziati e media locali hanno riportato che in soli due giorni, a novembre, nel Queensland una simile ondata di caldo aveva provocato la “morte di massa” di almeno un terzo delle “volpi volanti ad occhiali“, una particolare specie di pipistrelli. “E’ un segnale molto grave del rischio che corrono gli animali con il riscaldamento globale“, avvertono i ricercatori della Western Sydney University, confermando di aver trovato morte circa 23mila “volpi volanti”.