Fumo e diabete, quale correlazione? Purtroppo, abbastanza importante: sembra infatti che il fumo possa causare il diabete.
I fumatori presentato un rischio del 30-40% maggiore di sviluppare la malattia rispetto ai non fumatori. Non solo, incide anche la quantità di sigarette fumate: maggiore è il numero di sigarette fumate al giorno, maggiore è il rischio di soffrire di tale patologia e presentare quindi picchi di glicemia alta.
Un altro elemento a sfavore dei fumatori è legato alle complicanze della malattia e alla sua difficile gestione: i diabetici fumatori riescono infatti a controllare di meno la glicemia e presentano maggiori rischi di l’infarto miocardico, retinopatia o problemi renali. E’ quanto riportato online dai Centers for Disease Control and Prevention statunitensi.
“Si tratta di un dato assolutamente solido – spiega all’ANSA Francesco Purrello, presidente della Società Italiana di Diabetologia e ordinario di Medicina Interna all’Università di Catania – di recente è stata condotta una vasta meta-analisi che associava al fumo proprio al rischio di diabete, con un effetto dose-dipendente, cioè con i fumatori pesanti (piu’ di 25 sigarette al di’) che hanno più rischio-diabete dei ‘light smokers’ (non piu’ di 10 ‘bionde’ al di’). Addirittura ci sono indizi tra fumo passivo e diabete”, continua Purrello.
“Ci sono alcuni meccanismi che sono stati proposti per spiegare in che modo il vizio del fumo può portare al diabete: – afferma l’esperto– la nicotina o qualche suo sottoprodotto sembra avere una azione sulle cellule del pancreas che producono insulina e naturalmente ha anche azione a livello vascolare, creando uno stato di infiammazione cronica che aumenta l’insulino-resistenza (cattivo funzionamento dell’insulina), alla base dell’esordio del diabete. “