Nelle prime ore del 21 Gennaio 2019 si verificherà un’eclissi totale di Luna che sarà visibile dall’Italia quasi nella sua interezza: il nostro satellite comincerà a velarsi alle 03:36, entrando nella zona di penombra; alle 04:33 inizierà a entrare nel cono d’ombra della Terra, per finire alle 05:41, quando l’eclissi sarà totale, regalandoci – meteo permettendo – una Luna dal caratteristico colore rossastro. Il massimo del fenomeno è previsto alle 06:12. Alle 06:43 la Luna inizierà ad uscire dal cono d’ombra, pochi minuti prima di sprofondare sotto l’orizzonte, impedendoci di ammirare dall’Italia le ultime fasi dell’eclissi, che comunque sarebbero state invisibili per il concomitante arrivo dell’alba.
La Luna si troverà in prossimità del perigeo, cioè nel punto della sua orbita più vicino alla Terra, a circa 357.344 km dal nostro pianeta: sarà quindi leggermente più grande e luminosa, anche se apprezzare le piccole variazioni di luminosità e dimensioni apparenti è molto difficile.
Con un valore di “magnitudine di penombra” di 2,168 e un valore di “magnitudine umbrale” di 1,195, il fenomeno, oltre che in America Centrale e Meridionale, sarà visibile anche dai settori nordoccidentali di Europa e Africa. In Italia sarà sufficiente rivolgere lo sguardo in direzione ovest-nordovest.
La fase iniziale del fenomeno (dalle 03:36) potrà essere seguita da tutte le località italiane anche se il Sud potrà essere penalizzato da una minore altezza della Luna.
Tra miti e teorie del complotto
Quello di Lunedì sarà un evento raro e affascinante: l’eclissi della “Superluna di Sangue“ solleva sempre grandi discussioni sul satellite naturale della Terra, le quali molto spesso coinvolgono una serie di miti.
Alcuni di questi sono semplicemente malintesi, altri sono frutto delle c.d. teorie del complotto. Ecco alcuni esempi:
- “La Superluna annuncia la fine del mondo” – L’eclissi della “Superluna di Sangue”, come tutti gli eventi astronomici incomprensibili per il tempo, nel corso dei secoli è stata considerata cattivo presagio, un evento che faceva presagire la fine del mondo.
Nel corso della storia, gli esseri umani hanno attribuito agli eventi cosmici vari significati, tra segni di sventura o segni divini. Quel che accadrà il 21 gennaio è il risultato di dinamiche orbitali e geometria, nulla a che fare con il sovrannaturale o la fine del mondo. “La Luna è più grande al suo sorgere” – Spesso si sente parlare delle dimensioni della Luna al suo sorgere, in particolare il fatto che questa sembri essere più vicina alla Terra, cosa che la renderebbe ai nostri occhi più grande. E’ vero che la distanza Terra-Luna varia in base al suo percorso orbitale, ma le differenze non sono significative durante un singolo percorso in cielo. Ad ogni modo, la Luna sembra più grande nel momento in cui sorge all’orizzonte in virtù di un effetto detto “Illusione di Ponzo“: la mente umana valuta le dimensioni di un oggetto in base allo sfondo ed il nostro cervello è abituato a pensare che ciò che si trova all’orizzonte sia molto distante da noi, ecco perché ci fa credere che la Luna debba essere più grande e quindi più vicina. La Luna percorre un’orbita ellittica e la distanza dalla Terra varia tra un valore minimo (perigeo) a circa 356.410 km, ed un valore massimo (apogeo) a circa 406.740 km. Il 21 gennaio il satellite si troverà proprio all’apogeo e per questo apparirà il 14% più grande e il 30% più luminoso rispetto a quando si trova all’apogeo.-
“La Luna ha un lato oscuro” – Durante il percorso della Luna attorno alla Terra, il satellite rivolge al nostro pianeta solo un emisfero: questo fatto ha portato a denominare l’altro “lato oscuro“, appellativo reso popolare tra l’altro dall’album dei Pink Floyd del 1973. Ora, durante il novilunio, quando la superficie del corpo celeste rivolta alla Terra è a noi invisibile, l’emisfero “oscuro” è rivolto invece verso il Sole. Perciò sarebbe meglio riferirsi al “lato oscuro” come al “lato posteriore” o “lontano”.
- “La Luna non ha gravità” – Vedere gli astronauti rimbalzare sulla Luna porta a pensare che questa non abbia gravità: al contrario, tutto ciò che ha una massa ha anche una gravità, e la forza di quest’ultima è determinata dalla prima. La Luna ha dimensioni molto più ridotte della Terra, tanto che gli astronauti che l’hanno esplorata hanno avvertito il 17% della gravità percepita sul nostro pianeta.
“L’uomo non è mai andato sulla Luna” – E’ il mito più comune e popolare: chi sostiene questa “teoria del complotto” spesso argomenta l’assunto col fatto che la tecnologia necessaria per raggiungere il satellite in quegli anni ancora non era tanto avanzata da consentire un viaggio del genere. Gli scienziati in questi casi sottolineano come le rocce lunari portate a terra differiscano in modo sostanziale da quelle tipicamente terrestri, senza contare che le moderne missioni lunari hanno fornito nuove prove della missione storica (ad esempio LRO ha fotografato sia le impronte che la bandiera lasciate sul suolo lunare).
Cos’è un’eclissi lunare?
Un’eclissi lunare si verifica solo quando la Luna è in fase di plenilunio: un’eclissi lunare totale può verificarsi solo quando il Sole, la Terra e la Luna sono perfettamente allineati (altrimenti quel che ne risulta è un’eclissi parziale o nulla del tutto). Si possono avere perciò vari tipi di eclissi di Luna, a seconda che la Luna entri totalmente (eclissi totale) o parzialmente (eclissi parziale) nel cono d’ombra, totalmente o parzialmente nel cono di penombra (eclissi penombrale).
In genere l’intero evento richiede due ore. Il satellite transita completamente attraverso l’ombra della Terra ed attraversa prima la fase di penombra, poi di ombra e infine, nuovamente la penombra. E’ sicuramente il tipo di eclissi lunare più osservata e la fase più spettacolare è senza dubbio quella centrale.
Le eclissi lunari totali sono qualcosa di eccezionale. Da quando la Luna si è formata, circa 4,5 miliardi di anni fa, si va allontanando dal nostro pianeta (circa 4 centimetri l’anno). La posizione ora è perfetta: la sua distanza dalla Terra è tale che l’ombra di quest’ultima la ricopre completamente, ma delicatamente. Tra miliardi di anni non sarà più così.
Perché la Luna si tinge di rosso?
Il nostro satellite è venuto a trovarsi nel cono d’ombra creato dalla Terra, che si frappone tra il satellite e il Sole: questo allineamento Sole-Terra-Luna dà vita a un’eclissi lunare totale.
Spesso si sente parlare di “Luna rossa“, “Luna di Sangue” (“Blood Moon“) e ciò è dovuto al fatto che il satellite assume una particolare colorazione quando attraversa l’ombra proiettata dal nostro pianeta: ma perché diventa rossa e non viene semplicemente oscurata? Ce lo spiega la NASA: il fenomeno avviene perché l’atmosfera della Terra si estende oltre il pianeta e la luce solare la attraversa, raggiungendo la Luna, e “durante un’eclissi lunare totale, la luce solare che colpisce l’atmosfera viene assorbita e poi irradiata verso l’esterno. La luce blu è la più colpita. Ciò significa che l’atmosfera filtra la maggior parte della luce blu. Quel che rimane e la luce arancione e rossa.”
La luce che attraversa l’atmosfera in seguito raggiunge la Luna e viene riflessa poi verso la Terra. La colorazione può variare dal rosso, all’arancione al dorato: tutto dipende dalla presenza e variazione di acqua e particelle presenti nell’atmosfera, come anche dalla temperatura e umidità di questa.
Cos’è la Superluna?
La Superluna e la definizione di Richard Nolle
Il termine Superluna, coniato da Richard Nolle (astrologo), indica dal punto di vista scientifico semplicemente il perigeo lunare. Nolle ha definito la Superluna un “novilunio o plenilunio che si verifica quando la Luna si trova al o vicino (entro il 90% del) punto di minima distanza dalla Terra in una data orbita,” (cioè a 361.836 km di distanza) sicché, in base a questa definizione, si verificano tra 4 e 6 Superlune ogni anno in media.