È salito a 3.500 il numero dei bambini ricoverati per complicazioni causate dall’epidemia di influenza che ha colpito gli USA, mentre è già a quota 19 il bilancio dei piccoli che non ce l’hanno fatta.
Queste cifre sono state rese pubbliche dall’ultimo report dei CDC (Centers for Disease Control and Prevention) statunitensi, che si occupa del controllo e della prevenzione delle malattie.
L’OMS stessa ha certificato che l’epidemia influenzale si sta rapidamente diffondendo in tutto l’emisfero settentrionale: fino ad oggi in USA si contano 9,6 milioni di contagi, tra cui 114.000 casi gravi che hanno richiesto l’ospedalizzazione.
“Le persone più a rischio di sviluppare complicanze”, spiegano i CDC, “sono gli over 65, le donne incinte e i bambini sotto i 5 anni, e in particolare sotto i 2 anni”.
“Per i bimbi – ricordano gli esperti nel report – i rischi di un’Influenza non sono quelli del raffreddore”. Le complicanze in questa fascia di età, infatti, possono includere polmonite, disidratazione, peggioramento di eventuali malattie cardiache o asma, encefalopatia, infezioni alle orecchie, fino a giungere, in casi rari, alla morte.
Per proteggere la loro salute, i CDC consigliano che tutti i bambini di età pari o superiore a 6 mesi vengano vaccinati contro l’Influenza ogni anno “mentre per proteggere i bimbi sotto i 6 mesi, che sono troppo giovani per essere vaccinati, il modo migliore è assicurarsi che lo siano le persone intorno a loro”.