Sale a 7 morti il bilancio delle vittime dell’epidemia scatenata dal virus H1N1 in Croazia, ma i numeri potrebbero essere di gran lunga maggiori.
Sono infatti 9.000 le persone contagiate, secondo gli ultimi dati del sistema sanitario croato, ma gli esperti ritengono che il numero reale possa essere fino a quattro volte superiore.
Sono infatti 9.000 le persone contagiate, secondo gli ultimi dati del sistema sanitario croato, ma gli esperti ritengono che il numero reale possa essere fino a quattro volte superiore.
Secondo la stampa di Zagabria, quest’anno l’influenza H1N1 ha una forma più acuta del solito.
Il virus si presenta in modo simile a quello dell’influenza stagionale, sia per sintomi che per contagio, il quale può avvenire sia per via diretta, attraverso le goccioline di saliva emesse con la tosse e con lo starnuto, sia per via indiretta, attraverso il contatto con oggetti e superfici contaminate.
Gli agenti patogeni sopravvivono sulle superfici per 24-48 ore e i soggetti infetti sono contagiosi già durante il periodo di incubazione, il virus si può infatti trasmettere da 1 giorno prima dell’inizio dei sintomi fino a 7 giorni dopo l’insorgenza.
Gli agenti patogeni sopravvivono sulle superfici per 24-48 ore e i soggetti infetti sono contagiosi già durante il periodo di incubazione, il virus si può infatti trasmettere da 1 giorno prima dell’inizio dei sintomi fino a 7 giorni dopo l’insorgenza.
Le cliniche per le malattie infettive in Croazia continuano a ricevere pazienti, anche giovani, in condizioni respiratorie gravi, nonostante l‘epidemia non abbia ancora raggiunto il suo picco, atteso tra 2-3 settimane.
Solo ieri a Zagabria sono state ricoverate almeno 18 persone in condizioni preoccupanti, spesso con polmoniti acute. Tuttavia, i decessi finora registrati sarebbero stati causati da complicazioni soggetti anziani affetti da altre patologie croniche.