Farmaci, dall’autorità GB stop all’anti-emicrania Novartis: dubbi sull’efficacia

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Altolà dell’autorità inglese di controllo dei medicinali a un farmaco Novartis: in una prima verifica il Nice (National Institute for Health and Care Excellence) ha rifiutato di raccomandare un trattamento preventivo contro l’emicrania episodica o cronica, a causa di dubbi sulla sua costo-efficacia.

Il preparato al centro della vicenda è Aimovig* (erenumab) ed è stato sviluppato in collaborazione con l’americana Amgen. In una nota il Nice ricorda come il medicinale, dal costo di circa 5.000 sterline l’anno, è sì un trattamento clinicamente efficace, ma non vi sarebbero dati sufficienti per affermare che agisce meglio di altri farmaci.

Meindert Boysen, direttore del Center for Health Technology Evaluation del Nice, ha sottolineato che “l’emicrania è una condizione debilitante che influisce in modo significativo sulla qualità della vita” e che “sono necessari trattamenti ben tollerati. E’ quindi deludente non essere stati in grado di esprimere una raccomandazione positiva per erenumab”.

Si tratta di “un promettente nuovo trattamento preventivo per l’emicrania, che si è dimostrato clinicamente efficace rispetto alla migliore terapia di supporto. Tuttavia, non c’erano prove sufficienti a suggerire che fosse più efficace della tossina botulinica di tipo A per le persone con emicrania cronica, che il Nice già consiglia”. Alla fine di settembre il Nice si era anche espresso contro il Kymriah*, terapia genetica sviluppata da Novartis contro la leucemia, ritenendola troppo cara. Questa terapia è stata omologata in Svizzera per un costo a paziente di circa 370.000 franchi.

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