Quella dell’elettrificazione sembra essere per molti l’unica strada da percorrere al fine di ridurre le emissioni di CO2 ed evitare un disastro climatico.
Nonostante non se ne senta più parlare frequentemente come un tempo, l’idrogeno come fonte di energia per le auto elettriche, è una strada che qualcuno come Hyundai con la sua Nexo o la startup israeliana di cui abbiamo già parlato, prova ancora a percorrere.
Come per le elettriche ricaricabili con corrente elettrica, anche per le auto ad idrogeno il limite più grande rimane quello della diffusione di strutture per la ricarica, ad oggi in Italia sono solamente 6 le stazioni: 3 non ancora funzionanti (Roma, Mantova e Livorno), 2 realizzate con impianto a 350 bar per rifornire mezzi del trasporto pubblico (Milano e Catania) e infine Bolzano l’unica a disporre di un impianto a 700 bar adatto alle auto.
Secondo un prospetto elaborato dall’Associazione Mobilità Idrogeno Italia, grazie al Decreto del 23 ottobre 2018 che ha ridefinito i criteri riguardanti la progettazione e l’utilizzo degli impianti, avvicinandoli a quelli adottati nel resto d’Europa, entro il 2025 potrebbero essere realizzati un centinaio di impianti equamente distribuiti sul territorio nazionale, 65 dei quali dedicati alle auto.