Infarto e ictus: ecco come prevenirli e ridurre il rischio fino al 50%

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Esiste un alimento realmente in grado di prevenire infarto e patologie cardiache? Quanto può incidere l’alimentazione sulla salute del cuore? Sembra parecchio, in particolare se si tratta di assunzione di acidi grassi omega-3 che si sono dimostrati fondamentali nella prevenzione primaria dell’infarto del miocardio e di gravi eventi cardiovascolari nei soggetti a rischio. Essi infatti riescono a ridurre il rischio fino al 50%.

Gli acidi grassi Omega-3 sono grassi polinsaturi fondamentali in quanto l’organismo umano non è in grado di sintetizzarli in quantità sufficienti per soddisfare i suoi fabbisogni. Essi hanno svariate proprietà: hanno effetti antinfiammatori e anticoagulanti, sono in grado di controllare colesterolo e trigliceridi nel sangue, riducono la pressione. Sono fondamentali anche ridurre anche rischio e sintomi di problematiche come l’ictus, le malattie infiammatorie intestinali, l’artrite reumatoide, l’asma, il diabete, il declino cognitivo e l’ictus.

Ed è proprio del legame tra omega-3 e cuore che si sono occupati due recenti studi, Reduce-IT e Vital, presentati in occasione del congresso dell’American Heart Association (AHA) e pubblicati sul New England Journal of Medicine. 

pesce omega-3Reduce-IT è uno studio random, in doppio cieco, condotto su una popolazione di oltre 8.000 soggetti che presentavano livelli di trigliceridi compresi tra 150 e 500 mg/dl ed erano già in terapia con statine. Per  raggiungere la finalità della ricerca alcuni soggetti sono stati trattati con 2 g di un prodotto ultra-puro a base di un acido grasso omega-3 (EPA) due volte al giorno, mentre altri con un placebo.

Dalle evidenze sperimentali è emerso che il rischio di eventi ischemici, inclusa la morte cardiovascolare, è risultato significativamente più basso nella prima categoria. In particolare i pazienti che avevano assunto l’omega-3 presentavano una riduzione del rischio di infarti (fatali e non fatali) del 31% rispetto al gruppo di controllo, mentre il rischio di ictus (fatali e non fatali) è diminuito del 28%. In generale la terapia con omega-3 ha ridotto del 20% il rischio di mortalità cardiovascolare.

Lo studio Vital ha invece osservato l’influenza degli omega-3 nella prevenzione primaria dell’infarto del miocardio. Tale ricerca è stata condotta su ben 25.871 americani adulti sani di età media pari a 50 anni per gli uomini e 55 anni per le donne che non presentavano alcuna malattia cardiovascolare pregressa.

I pazienti sono stati trattati con vitamina D3 e/o con 1 g al giorno di omega-3 per un intervallo di tempo pari a 5.3 anni. Dalle osservazioni analitiche è emersa una riduzione del rischio di infarto del miocardio pari al 28% e del rischio di infarti fatali addirittura del 50%.

In realtà da molto tempo si cerca di dimostrare l’importanza degli acidi grassi omega 3 sulla salute cardiovascolare, i cui benefici sono noti da tempo. Come indicato anche da alcune valutazioni espresse da EFSA (European Food Safety Authority), questi acidi grassi sono fondamentali per il normale sviluppo di organi e tessuti (in particolare retina, cervello e cuore) e per il loro corretto funzionamento.

L’uso di omega 3, sia attraverso l’assunzione alimentare che come integratore, risulta fondamentale per mantenere uno stato di benessere duraturo nel tempo e per ridurre alcuni fattori di rischio di malattie cardiovascolari.

 

 

 

 

 

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