La luna si è appena esibita in una spettacolare eclissi totale: è apparsa leggermente più grande e luminosa rispetto al solito trovandosi al perigeo, il punto della sua orbita più vicina alla Terra (e per questo viene definita Superluna) e si è tinta di rosso, sfumatura che le vale la definizione di Luna di sangue. Lo spettacolo di oggi ci ha dato l’opportunità di valutare la limpidezza della nostra atmosfera sulla base della luminosità e del colore mostrati dalla luna in eclissi, di osservare l’ombra della Terra passare sui famosi crateri lunari e semplicemente di ammirare il cielo per questo bellissimo show celeste.
Ma le eclissi nei tempi antichi e anche un po’ più moderni hanno spesso terrorizzato gli osservatori, che le vedevano come cattivi presagi. A volte venivano considerate come indicatori di eventi storici e un’eclissi ha persino aiutato a comprendere meglio un concetto legato alla meteorologia oggi ben conosciuto. Ecco uno sguardo alle eclissi lunari più famose dal passato fino ad oggi.
Morte di Erode/Nascita di Cristo
Per cercare di dare una data alla nascita di Cristo, gli studiosi della Bibbia hanno cercato di dare una data prima alla morte di Erode, con cui i Re Magi si consultarono prima di far visita a Gesù. Secondo lo storico Tito Flavio Giuseppe del I secolo, si diceva che Erode fosse morto dopo un’eclissi di luna visibile da Gerusalemme e la nascita di Gesù doveva essersi verificata prima della morte di Erode. Si suppone che l’eclissi sia avvenuta prima della Pasqua ebraica, quindi sembrerebbe logico cercare un’eclissi di luna prima della fine di marzo secondo alcune teorie, nonostante le ricorrenza possa verificarsi anche nel mese di aprile.
Dalle liste delle eclissi, ce n’è una che si è verificata il 13 marzo del 4 a.C. e molti hanno sostenuto che la nascita di Cristo debba essere stata precedente a tale data. Quell’eclissi si verificò alle 5:40 del mattino (ora locale) su Gerusalemme e fu parziale solo al 36%. Sarebbe bastata a Tito Flavio Giuseppe come buon indicatore della nascita di Cristo?
Forse lo storico si stava riferendo ad un evento più drammatico. Nelle ore subito dopo la mezzanotte del 10 gennaio dell’1 a.C. ci fu un’eclissi totale di luna. La totalità fu insolitamente lunga, durando 1 ora e 39 minuti. Nell’edizione del dicembre del 1943 del magazine Sky & Oroscope, Roy K. Marshall scriveva: “È molto più probabile che sia stata osservata questa eclissi. Si è verificata solo un paio di mesi prima della Pasqua ebraica. Perché la morte di Erode non potrebbe essersi verificata nell’1 a.C.?”. Al giorno d’oggi, i tentativi di datare la morte di Erode continuano ad essere oggetto di controversia. Altri ricercatori indicano altre eclissi lunari a sostegno delle loro ipotesi.
L’inganno di Colombo
Nel suo quarto e ultimo viaggio verso il Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo e i suoi uomini furono alla deriva e senza cibo sulla costa settentrionale della Giamaica. Gli abitanti erano stanchi di fornire cibo in cambio di flauti a fischietto e oggetti simili. Ma Colombo aveva portato con sé una copia dell’Almanacco Perpetuo scritta dall’astronomo spagnolo Abraham Zacuto, che prevedeva un’eclissi lunare per il 29 febbraio del 1504. Essendo a conoscenza di questo, 3 giorni prima Colombo minacciò i giamaicani di portare via la luna se non avessero cooperato con la sua spedizione.
Scrisse: “È iniziata prima del tramonto, quindi ho potuto osservare solo la fine, quando la luna aveva appena iniziato a ritornare e deve essere stato 2 ore e mezza dopo il tramonto”. Il cielo limpido nella notte dell’eclissi ha mostrato quello che poteva essere interpretato dai giamaicani solo come una luna in fiamme e in collera. Quando gli indigeni impauriti implorarono Colombo affinché riportasse indietro la luna, l’esploratore si fece da parte e pretese di pregare. Quando la luna iniziò a riemergere dall’ombra della Terra, i giamaicani applaudirono e si allontanarono di fretta per portare cibo per gli uomini affamati. Lo sfruttamento dell’ignoranza sull’eclissi da parte di Colombo probabilmente ispirò Mark Twain ad utilizzare un’eclissi nella sua storia “A Connecticut Yankee in King Arthur’s Court”. L’eroe della storia evitò il rogo utilizzando un’eclissi totale di sole per dimostrare i suoi poteri mistici. Tuttavia, nella data citata del 21 giugno del 528 d.C. non ci fu alcuna eclissi di sole.
L’eclissi di Ben Franklin
Benjamin Franklin fu un autore, politico, diplomatico, inventore e scienziato. Rappresentò il genio inventivo così caratteristico di molti nativi americani. Tra i suoi interessi scientifici c’era anche l’astronomia e non c’è dubbio che avesse atteso con profondo interesse l’eclissi lunare totale dell’1 novembre del 1743, visibile dalla sua città di Philadelphia, in Pennsylvania. La totalità si verificò ad un orario conveniente, poco dopo le 21, e durò per 100 minuti.
Sfortunatamente, un’ondata di maltempo distrusse le sue speranze e gli impedì di osservare l’eclissi. Da quello che si conosce, un vero e proprio nor’easter o forse i resti di un uragano si scatenarono prima dell’inizio dell’eclissi con nubi e pioggia intensa e spazzata dal vento. Qualche tempo dopo, ricevette una lettera da Boston, Massachusetts (qualcuno dice da parte di un amico, altri da parte di uno dei suoi fratelli) che conteneva notizie sorprendenti: l’eclissi lunare lì era stata osservata con cieli limpidi e le condizioni di tempesta che ostacolarono la vista di Franklin non arrivarono fino a quando non era già finita. Franklin era perplesso poiché i venti a Philadlephia soffiarono forte da nord-est (in direzione di Boston), dove la tempesta si era originata. “Questo mi lascia perplesso perché la tempesta con noi è iniziata così presto da impedire l’osservazione ed essendo una tempesta da nord-est, ho immaginato che dovesse essere iniziata prima in località più a nord-est rispetto a Philadelphia”, scrisse.
Franklin iniziò a raccogliere osservazioni meteorologiche su Philadelphia e altre località e alla fine determinò la giusta direzione del movimento dei sistemi di tempesta. In una lettera del 1749, Franklin indicò che le tempeste apparentemente si verificarono prima nell’area verso cui il vento stava soffiando (un vento da nord-est soffia verso sud-ovest) e iniziarono dopo nelle località nella direzione dalla quale il vento stava soffiando. Più tardi scrisse un saggio sul comportamento delle tempeste lungo la costa atlantica. E pensare che tutto iniziò con la mancata opportunità di vedere un’eclissi lunare!
Lawrence di Arabia
Thomas Edward Lawrence, meglio conosciuto come Lawrence di Arabia, è stato un consigliere britannico della rivolta araba contro l’Impero Ottomano durante la I Guerra Mondiale. Secondo i suoi scritti, il suo piccolo esercito di 50 guerrieri beduini riuscì ad occupare le fortezze turche perché nella notte del 4 luglio del 1917, i difensori andarono in panico alla vista di un’eclissi lunare totale. Spararono in aria invece che ai loro invasori, presumibilmente per spaventare chiunque o qualunque cosa stesse consumando la luna. I soldati turchi avevano anche altro di cui preoccuparsi poiché secondo una tradizione islamica, il Giorno del Giudizio sarà preannunciato da un’eclissi lunare e solare nel mese del Ramadan, durante il quale si verificò l’eclissi di Lawrence.
E infine, nel gennaio del 1972, nella Repubblica Democratica Popolare del Laos, i residenti lanciarono frecce in aria nel tentativo di combattere la grande rana che credevano stesse cercando di ingoiare la luna, secondo un’edizione di marzo del 1972 di Sky & Oroscope.
Non c’è dubbio che l’eclissi di luna sia stata sempre un evento quanto meno affascinante nel corso della storia.
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