Drammatica storia quella della piccola Cayla, una bimba di 3 anni di Collumpton, piccolo paese della Contea del Devon nel Regno Unito.
La piccola manifestava costanti mal di pancia, di conseguenza la mamma Enya Gooding ha portato la figlia dal medico il quale, ritenendo che fosse causato da un’infezione alle vie urinarie, le aveva prescritto un antibiotico.
Quando, dopo una settimana di cura, le condizioni rimangono stabili, la donna decide di chiedere un ulteriore parere a un altro pediatra che inizia a indagare, sopponendo Cayla a una serie di esami molto più accurati. Da lì il responso: la piccina “ha un cancro al quarto stadio”.
“Il mio cuore è affondato, il ho sentiti dire che avevano trovato un tumore. Io e Brad siamo crollati, non riuscivamo a parlare. Non so se c’è un modo giusto di agire in quella situazione, abbiamo solo dovuto fare ciò che era giusto per noi e in quel momento ho capito che Cayla aveva bisogno che restassi calma”, ha affermato la mamma.
Cayla è stata così sottoposta ad otto cicli di chemioterapia in soli 70 giorni e a un intervento chirurgico per rimuovere il tumore. Inoltre ha dovuto fare chemioterapia e radioterapia ad alte dosi.
Cure pesanti, che tuttavia lei è riuscita a sopportare con coraggio. Nonostante si tratti ancora di una situazione delicata, a sei mesi dalla triste scoperta la piccola sta meglio. La famiglia ha lanciato una raccolta fondi per un trattamento vaccinale negli Usa per prevenire possibili ricadute.