Maltempo Palermo, emergenza freddo: due nuovi dormitori per senzatetto

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Da lunedì prossimo Palermo potrà contare su due nuovi poli per l’accoglienza di persone senza dimora. Si tratta di due delle tre strutture previste da un più ampio intervento di azioni integrate di contrasto alla povertà abitativa, realizzato da una Ats (Associazione temporanea di scopo) tra Istituto Don Calabria (ente capofila), Centro diaconale La Noce – Istituto Valdese, La Panormita Onlus (ente collegato alla Caritas Diocesana Palermo) e Croce Rossa Palermo.

L’intervento rientra tra le iniziative messe in campo dal Comune per l’Asse 3 – Servizi per l’inclusione sociale del piano operativo Pon Metro ‘Città di Palermo’. L’avvio ufficiale del progetto era previsto per febbraio, ma a causa del freddo rigido di questi giorni gli enti promotori, in accordo con gli uffici del Comune, hanno deciso di aprire le porte dei primi due dormitori in anticipo rispetto a quanto programmato.

Da lunedì saranno, dunque, operativi i poli notturni e diurni di San Carlo e Santa Rosalia di vicolo San Carlo 62 e del Centro Agape di piazza Santa Chiara 10. L’accesso ai poli notturni è previsto su segnalazione e invio dell’unità operativa ‘Contrasto alla grave marginalità adulta’ del Comune. In ogni struttura quattro posti saranno riservati a persone da accogliere in situazioni di necessità e urgenza. Oltre alla realizzazione di tre poli per l’accoglienza diurna (per un totale di circa 30 posti) e notturna (72 posti), il progetto prevede anche l’attivazione di un’unità di strada per il primo contatto con chi si ritrova a vivere in condizioni di estrema marginalità.

I dormitori accoglieranno gli ospiti durante le ore notturne assicurando l’igiene personale, il pasto serale, la prima colazione e la lavanderia. Grazie alla sinergia tra operatori pubblici e del privato sociale le strutture garantiranno anche il supporto psicologico, l’orientamento e l’eventuale invio ai servizi socio-sanitari del territorio.

Negli spazi dei poli diurni gli ospiti potranno usufruire, invece, di servizi sanitari e saranno coinvolti in attività di socializzazione, formazione e orientamento al lavoro. Per ogni ospite sarà redatto anche un progetto individualizzato da condividere con gli operatori del Comune e con gli eventuali altri attori da coinvolgere per l’elaborazione di un progetto globale di presa in carico. L’obiettivo è favorire la re-inclusione sociale e accompagnare chi vive una condizione di disagio abitativo e marginalità verso la piena autonomia.

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