Melanoma, nuova possibilità di cura per uno dei tumori più aggressivi: si può guarire senza danneggiare le cellule

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Il melanoma è uno dei tumori più difficile da trattare, soprattutto in fase avanzata. Una nuova possibilità di cura arriva ora dall’inibizione di un enzima fondamentale per la riparazione e la proliferazione delle cellule tumorali. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del Fox Chase Cancer Center in uno studio pubblicato sulla rivista Oncogene, a cui hanno preso parte gli scienziati italiani. “Il melanoma è classificato dal National Cancer Institute americano come un cancro ‘recalcitrante’ perché può essere difficile da trattare nelle sue fasi avanzate a causa della resistenza ai farmaci“, spiega Alfonso Bellacosa, italiano, professore di Epigenetica presso il Fox Chase, e coordinatore dello studio. “Per questo motivo, è estremamente urgente identificare nuovi bersagli molecolari“, aggiunge.

I ricercatori hanno ipotizzato che le cellule di melanoma potessero essere distrutte riducendo i livelli o l’attività dell’enzima di riparazione del DNA chiamato TDG. Si tratta di un enzima di riparazione del DNA che ha caratteristiche particolari: salvaguarda sia il genoma che l’epigenoma e quindi potrebbe svolgere un duplice ruolo nel promuovere la crescita delle cellule tumorali. Grazie ad una serie di tecniche di laboratorio per bloccare TDG, i ricercatori si sono resi conto che inibendo la produzione dell’enzima si causa la morte di cellule di melanoma e, allo stesso tempo, si impedisce alle cellule cangerogene di formare tumori se iniettate, dimostrando così l’impedimento della crescita del tumore.

I melanociti normali, ovvero le cellule che producono il pigmento della pelle, sono minimamente perturbati dall’abbattimento di TDG, il che suggerisce che questa nuova terapia per il melanoma potrebbe tutelare le cellule normali. L’equipe ha poi individuato identificato inibitori di TDG di prima generazione ed ha profilato la loro attività anti-cancro. “Questi risultati suggeriscono che TDG può fornire funzioni critiche specifiche per le cellule tumorali che lo rendono altamente adatto come bersaglio molecolare di nuovi farmaci antimelanoma“, sottolinea Bellacosa. “Bloccando in maniera coordinata sia la riparazione del DNA che il profilo epigenetico, l’inattivazione di TDG potrebbe rappresentare un approccio completamente nuovo alla terapia contro il melanoma“, aggiunge. Il prossimo passo dei ricercatori sarà quello di identificare inibitori di TDG più potenti per studi pre-clinici e clinici.

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