Se parliamo di suv compatto la prima auto che viene in mente è sicuramente la Toyota Rav4 (acronimo di Recreational Active Vehicle 4-wheel drive), dal 1994 a oggi infatti ne sono state vendute oltre 8,5 milioni di unità.
Giunto alla quinta generazione vediamo brevemente come si è evoluto nel tempo il best seller della casa giapponese fino ad arrivare ai giorni nostri esclusivamente in versione ibrida.
La prima generazione vede la luce al Salone di Ginevra del 1994 sulla base del telaio della Corolla, dapprima in una versione compatta a 3 porte disponibile anche con tetto in tela e successivamente nel 1996 anche in versione 5 porte con una lunghezza che passa da 3,69 m a 4,10 m. Il motore era un 2 litri benzina da 129 cv con trazione integrale permanente, telaio monoscocca e sospensioni posteriori indipendenti. Quell’anno, Toyota vendette 53.000 unità di RAV4, i volumi raddoppiarono e triplicarono negli anni successivi. La casa nipponica aprì così la strada al segmento dei SUV compatti, che da allora non ha mai smesso di crescere
La seconda generazione arriva nel 2000, sia 3 che 5 porte, più lunghe di circa 5 cm rispetto al passato. Disponibile inizialmente solo con un 2 litri benzina da 150 cv e trazione integrale permanente e successivamente con un 2 litri diesel da 116 cv.
La terza generazione è del 2006, pianale completamente nuovo, esclusivamente in versione 5 porte. Le dimensioni crescono di circa 20 cm. Motori 2 litri benzina e 2.2 diesel con potenze fino a 170 cv e nuova trazione integrale controllata elettronicamente.
La quarta generazione cresce di ben 23 cm in lunghezza e viene commercializzata nel 2013, sempre solo 5 porte con motori 2 litri benzina e diesel e 2.2 diesel con potenze fino a 150 cv.
La novità più grande giunge con il restyling del 2015 che oltre alle modifiche estetiche introduce un powertrain ibrido costituito da un motore da 2,5 litri e 197 CV benzina abbinato a due motori elettrici, uno dei quali dedicato a muovere le ruote posteriori.
2019, al via la commercializzazione della quinta generazione della Rav4. Progettata sulla piattaforma modulare TNGA-K (Toyota New Global Architecture), è lunga 4,6 metri, larga 1.855 mm e alta 1.685 mm
Stop ai diesel, l’unica motorizzazione disponibile è ibrida: un motore 2.5 litri benzina accoppiato ad un elettrico da 88kw che lavorando in sinergia erogano una potenza massima di circa 220 cv.
Più scelta invece per trazione e gli allestimenti, vediamo infatti la possibilità di dotare o meno la Rav4 della nuova trazione integrale AWD-i, capace di ripartire autonomamente la trazione tra asse anteriore e posteriore in base alle necessità. Promette consumi ed emissioni bassissimi, secondo le specifiche di omologazione, infatti, nel ciclo combinato la 2WD percorre 22,2 km con un litro di benzina ed emette solo 102 grammi al chilometro di CO2, la 4WD invece 22,7 km/l e 100 g/km di CO2 . Per quanto riguarda gli allestimenti le opzioni sono tre: Active, Style e Lounge, su tutti è di serie il Safety Sense 2.0 che include frenata automatica, riconoscimento dei segnali stradali, mantenitore attivo di corsia, abbaglianti automatici e cruise control adattivo.
Si parte da 34.550 euro per la RAV4 2.5 Hybrid 2WD in versione Active, per avere la trazione integrale bisogna preventivare almeno 37.000 euro. Per il top di gamma sono necessari 43.450 euro.
- Rav4 2.5 Hybrid 2WD Active: 34.550 euro
- Rav4 2.5 Hybrid 2WD Style: 38.450 euro
- Rav4 2.5 Hybrid 2WD Lounge: 40.950 euro
- Rav4 2.5 Hybrid AWD-i Active: 37.050 euro
- Rav4 2.5 Hybrid AWD-i Style: 40.950 euro
- Rav4 2.5 Hybrid AWD-i Lounge: 43.450 euro