L’aggettivo “estremo” sta circolando ampiamente tra Canada e Stati Uniti in riferimento alle condizioni meteo determinate da una delle irruzioni d’aria artica più intense della storia recente. La parola chiave in tutto questo caos di gelo e neve è “vortice polare”: è lui la causa di questi effetti estremi sul meteo e sulle temperature su un’ampia zona che si estende tra Canada e Stati Uniti.
Intorno alle pianure orientali del Canada, si è formata un’area di alta pressione, che essenzialmente determina un costante flusso di aria proveniente direttamente dall’Artico. Ecco perché gli stati di Manitoba e Saskatchewan, al centro del Canada, sono attualmente i posti più freddi dello stato e potremmo dire di tutto il pianeta. Ieri, 30 gennaio, la località più fredda del Canada è stata Key Lake Sask., che ha registrato la temperatura di -47,2°C.
Ma il premio per la grande città più fredda dello stato è andato a Winnipeg, con i suoi -39,8°C che hanno determinato temperature percepite di -52°C. La città nello stato di Manitoba è alle prese con temperature più fredde della norma da quasi due settimane ormai. Solitamente in questo periodo dell’anno, le temperature oscillano tra -21°C e -11°C. Nelle ultime due settimane, solo una volta le temperature hanno raggiunto tali valori e le notti fredde a -25°C sono diventate la norma.
E parlando di freddo estremo, è quasi impossibile evitare il confronto con altre località degne di note da questo punto di vista. Per dimostrare l’eccezionalità dell’ondata di gelo in Canada e USA, ieri il Polo Nord ha fluttuato intorno a -32°C, mentre in Siberia (solitamente il posto più freddo sulla Terra) c’era una leggera neve e temperature comprese tra -15 e -23°C. Anche i venti non erano molto intensi, quindi le temperature percepite non hanno fatto una grande differenza. E andando anche oltre il nostro pianeta, su Marte ieri vi era una temperatura massima di -7°C mentre quella di Winnipeg era di -30°C! E anche se la temperatura minima sul Pianeta Rosso era di -70°C, possiamo anche dire che con i -52°C percepiti in Canada, un pomeriggio su Marte non suona poi così distante da uno a Winnipeg in questi giorni.
L’estesa ondata di freddo ha infranto alcuni record nel nord di Manitoba, ma non specificatamente a Winnipeg, dove i record per questo periodo dell’anno arrivano ai -44°C stabiliti nel 1880 e negli anni del 1890. In ogni caso, Winnipeg potrebbe ancora battere il primato della massima giornaliera più bassa. I record risalgono al 2004, ma anche al 1996 e al 1966. Il record di temperatura massima più bassa del 30 gennaio del 2004 è di -30,8°C e ora Winnipeg è a un passo dallo stabilire un nuovo primato.
L’esposizione a queste temperature è pericolosa e addirittura può essere mortale. Le estremità del corpo, come orecchie, naso, dita delle mani e dei piedi, perdono calore più velocemente. La pelle esposta al freddo potrebbe congelare nell’arco di pochi minuti, causando assideramento. Ecco perché la situazione in Canada e Stati Uniti in questi giorni è particolarmente delicata: soltanto negli USA sono almeno 8 le vittime di questa estrema ondata di gelo.