Il vortice polare stringe nella sua morsa gli Stati Uniti: l’ondata di gelo estremo sta creando una situazione di emergenza che interessa 90 milioni di persone e che finora ha causato almeno 5 vittime, la cancellazione di oltre 2000 voli e di decine di collegamenti ferroviari, e la chiusura di centinaia di scuole ed edifici pubblici.
Il Midwest è l’area più colpita: Michigan, Wisconsin e Illinois hanno dichiarato lo stato di emergenza per le abbondanti nevicate e le temperature fino -40°C, con wind chill.
Le autorità hanno chiesto alla popolazione di non uscire di casa se non per necessità, anche per il rischio di congelamento nel giro di 10 minuti.
Secondo i meteorologi si tratta di condizioni che si registrano “una volta per generazione“. “Aspettatevi temperature glaciali, temperature percepite potenzialmente mortali“, ha avvertito il National Weather Service, spiegando che il freddo sarà accompagnato da forti raffiche di vento che potrebbero “provocare il congelamento della pelle anche scoperta per pochi minuti“.
La perturbazione ha cominciato a colpire il Nord degli USA e il Canada da lunedì. In Canada circa 50 voli sono stati annullati a Ottawa e altri 200 all’aeroporto di Toronto.
A Pittsburgh, in Pennsylvania, risveglio a -21°C, mentre le città di Des Moines in Iowa, Chicago e Milwaukee, attendono temperature fino a -29°C. Per Chicago sarà la prima volta dal 1994. Sull’aeroporto O’Hare di Chicago ha nevicato ogni giorno dal 17 gennaio, per 13 giorni di fila, un record che non si vedeva dall’inverno del 1978-1979.
A causa del peggioramento delle condizioni meteo lo US Postal Service ha deciso di sospendere la distribuzione in 6 Stati della regione (Illinois, Iowa, Minnesota, North e South Dakota e Wisconsin).