Dopo le prime 1.070 assunzioni a tempo indeterminato del dicembre 2018, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ha assunto altre 104 persone, nell’ambito del programma relativo alle stabilizzazioni del personale precario.
“E’ l’inizio di una procedura che nell’anno ci permetterà di andare avanti”, ha detto all’ANSa il presidente del Cnr, Massimo Inguscio. Mentre le prime 1.070 stabilizzazioni hanno riguardato tutti coloro che si trovavano nelle condizioni previste dalla legge, le nuove assunzioni, ha spiegato Inguscio, sono avvenute in seguito a concorsi nazionali riservati a coloro che avevano già con il Cnr un rapporto di lavoro flessibile.
“In questo modo – ha osservato – è stato possibile creare delle graduatorie con criteri meritocratici”, che hanno permesso di selezionare fra 700 e 800 persone idonee relativamente a 25 aree scientifiche più un’area tecnologica.
“Delle 75 stabilizzazioni previste, ne abbiamo realizzate 104. Riguardano – ha detto ancora Inguscio – competenze distribuite su tutto il territorio nazionale, comprendono molte donne e un buon numero di stranieri”. Nei prossimi mesi, ha concluso, “si procederà lungo questa strada”, anche considerando che “i finanziamenti al Cnr previsti nella Legge di bilancio inducono all’ottimismo”.