Rigopiano 2 anni dopo

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“Ricordo che si trattò di una delicata operazione di soccorso ad una coppia di coniugi anziani, che rimasti bloccati dalle abbondanti nevicate, necessitavano di un intervento urgente di soccorso. Un loro parente che abitava nello stesso stabile, infatti, non ricevendo risposta alle numerose chiamate, forzando una porta della loro abitazione,  trovò i due coniugi incoscienti in quanto intossicati da biossido di carbonio uscito da un gruppo elettrogeno che i due anziani utilizzavano per sopperire alla mancanza di energia elettrica”.

Daniele Berardi, Guida Ambientale Escursionistiche AIGAE, ricorda così i drammatici momenti di quella sera di due anni fa. Era esattamente il 18 Gennaio del 2017, tra terremoto e neve parte dell’Abruzzo rimase drammaticamente sconvolto. L’evento sarebbe passato agli onori della cronaca per quanto avvenne a Rigopiano. Tante, numerose furono le Guide Ambientali Escursionistiche AIGAE che si prestarono partendo spontaneamente da varie regioni italiane per aiutare in modo concreto i soccorsi fianco a fianco, centimetro dopo centimetro, proprio loro, le Guide AIGAE, sentinelle del territorio in quanto figure professionali che conoscono profondamente il territorio, anche quella notte furono estremamente preziose in fase di soccorso. Ma le Guide Ambientali Escursionistiche, rappresentarono anche un vero collante con il mondo dell’informazione, descrivendo anche nei giorni seguenti, le caratteristiche geologiche di quei luoghi. Daniele Berardi fu una delle guide che partì spontaneamente per quei territori.

“A causa delle avverse condizioni meteorologiche, non era  possibile, con i normali mezzi di soccorso, raggiungere l’abitazione dei due anziani coniugi in una frazione che distava circa 4 km dal paese di Villa Celiera, compreso un elicottero che pur giunto sul posto non  poteva concludere l’intervento – ha proseguito Berardi –  a causa delle forti raffiche di vento e bufera di neve. Solo un soccorso da terra avrebbe potuto salvare la vita alla coppia. Ed ecco che con un volontario della Croce Rossa Italiana  cercammo di trovare soluzioni alternative.

Villa Celiera, come gran parte dei paesi abruzzesi era isolato e coperto da enormi quantità di neve. In paese la coltre nevosa superava i due metri e mezzo e in quel momento imperversava un’ enorme bufera di neve. Non c’era tempo da perdere, si rischiava di trovare la coppia senza vita. Così, in piena notte, muniti di ciaspole e tutto il materiale necessario all’intervento negli zaini, comprese bombole di ossigeno, scegliendo il percorso più breve ci spingemmo a piedi verso l’abitazione, raggiunta solo dopo oltre 2 ore di marcia con la nevicata in corso, il forte vento in faccia e la freschissima neve a terra. Non sono mancati momenti drammatici in cui pensavamo di non farcela, tra questi ricordo quando fu  necessario riparare la rottura di una ciaspola con mezzi di fortuna.

La tenacia è stata ripagata dalla gioia di aver salvato la vita a due persone rimaste intrappolate a casa dalla neve e intossicate dall’ossido di carbonio.

Alle prime luci dell’alba del 19 Gennaio, dopo aver somministrato per un paio di ore ossigeno, sotto il costante controllo della Centrale Operativa 118 , la bufera lentamente andava a diminuire fino a cessare. Fu così che al mattino un elicottero, grazie all’uso del verricello riuscì poi a completare le operazioni di salvataggio dei due vecchietti”.  La medaglia più importante per una Guida Ambientale Escursionistica è la tutela della vita umana e del territorio. Però il paese di Villa Celiera, per non dimenticare, ha voluto premiare Daniele, e lo ha fatto lo scorso anno conferendogli nella Sala Consiliare del Municipio il riconoscimento “Per essersi adoperato con estrema umanità e con immenso coraggio al soccorso prestato alla famiglia Perrotti Enrico in occasione dell’emergenza neve del gennaio 2017. La comunità di Villa Celiera Ti ricorderà per sempre con affetto e gratitudine”.

E’ stato il sindaco in persona, Domenico Vespa, a conferirgli il riconoscimento.

“E’ un riconoscimento a tutte le Guide Ambientali Escursionistiche – ha concluso Berardi – che non solo quella notte, ma anche in modo costante, ogni giorno, hanno dimostrato e dimostrano l’attaccamento alla vita, alla tutela del territorio ma anche grande conoscenza dei luoghi”.

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