“E’ inaccettabile che per combattere lo smog sia stato deciso il blocco di mezzi commerciali acquistati e magari appena ultimati di pagare, come molti diesel euro 5. La tutela della salute e dell’ambiente e’ assolutamente un obiettivo da perseguire, ma occorre farlo con gli strumenti migliori e con una politica di prevenzione piu’ incisiva”. Così Corrado Alberto, presidente di Api Torino, commenta la decisione di bloccare anche la circolazione dei veicoli diesel euro 5 oltre che benzina euro 1.
“Gli incentivi per la sostituzione dei veicoli vecchi – dice Alberto – sono da accogliere positivamente e da sfruttare. Ma deve essere chiaro che non e’ con il blocco della circolazione che si risolve il problema dell’inquinamento”.
Alberto ricorda che l’Arpa Piemonte in un recente studio ha indicato come i motori diesel inquinino solamente per il 10% del totale e che il 44% delle Pm10 e’ prodotto dal riscaldamento a biomasse. Le emissioni riconducibili alle auto e ad altri mezzi di trasporto (anche quello ferroviario) peserebbero sul totale solo il 37% di cui circa il 14% e’ riconducibile alle polveri sottili generate dai freni oppure dall’usura dei pneumatici”. Secondo Alberto “sarebbe interessante sapere quanti veicoli Gtt rientrino nelle caratteristiche che permettono la circolazione dei mezzi commerciali”.
“Per contrastare efficacemente lo smog – conclude il presidente dell’Api – cio’ che serve e’ una politica di miglioramento della qualita’ dell’aria piu’ integrata che non si fermi all’imposizione dei blocchi del traffico che rischiano di mettere in crisi il sistema economico, ma che coinvolga anche le altre fonti responsabili dell’aumento delle Pm10″.