La Cina, grazie a uno degli esperimenti della sonda Chang’E-4, che lo scorso 3 gennaio è approdata sul lato nascosto del nostro satellite, è riuscita a far germogliare alcuni semi di cotone sulla Luna.
Questo, rappresenta un altro “primo traguardo” da parte dei cinesi, che sono stati anche i primi ad effettuare un allunaggio sul lato nascosto (che rappresenta circa il 41% della superficie del satellite) nella storia dell’esplorazione spaziale.
Ma sonda Chang’E-4 ha in serbo altri esperimenti ideati da un gruppo di scienziati dell’Università di Chongqing. Infatti, ha portato con sé anche colza, patate, uova di mosca, frutta, alcuni lieviti e arabidopsis: una pianta usata come organismo modello nelle scienze vegetali.
Tuttavia, la coltura del seme di cotone non è stata una cosa semplice, poiché quel lato della Luna è meno soggetto alle radiazioni solari, la forza di gravità è inferiore e le temperature sulla superficie variano dai 100° Celsius durante il giorno ai -100° durante la notte.
Per far fronte a queste problematiche, Xie Gengxin, uno degli scienziati responsabili dell’esperimento, ha progettato un contenitore che permette l’entrata di luce naturale e fornisce acqua e nutrienti vegetali, mantenendo la temperatura tra 1° e 30°. Il contenitore, un cilindro di alluminio alto 18 cm e largo 16 cm, del peso di 3 kg, secondo il South China Morning Post è costato ben oltre 1 milione di euro.
Nonostante il risultato ottenuto dai cinesi sia sorprendente, i primi a far crescere piante nello spazio non sono stati loro, bensì una equipe della NASA, che nel 2016 è riuscita a coltivare sulla Stazione Spaziale Internazionale un tipo di fiore: la zinnia.