Spazio: New Horizons oltre Ultima Thule, il viaggio prosegue

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Ultima Thule, l’oggetto più lontano mai esplorato dall’umanità, distante oltre 6,4 miliardi di chilometri dalla Terra, è stato osservato dalla sonda New Horizons nelle prime ore del 2019. Ultima Thule fa parte della misteriosa Fascia di Kuiper, una regione densa di oggetti che se studiati da vicino, potrebbero aiutarci a comprendere le origini del Sistema Solare. Lo strumento Lorri a bordo di New Horizons ha fotografato Ultima Thule da soli 3.500 chilometri di distanza rivelandone la forma doppia formatasi grazie all’attrazione gravitazionale, che ha permesso alle due parti in  rotazione di congiungersi.

Ma cosa farà New Horizons una volta superato Ultima Thule? Nei prossimi 20 mesi – spiega Global Science – la sonda processerà le immagini e i primi dati permetteranno la mappatura della superficie dell’oggetto. Nel frattempo, New Horizons continuerà a fare scienza, calcolando la densità delle polveri che incontrerà nel suo percorso. Ma non è tutto, se il carburante sarà sufficiente, il team della missione potrebbe decidere di effettuare il sorvolo di un altro oggetto nella fascia di Kuiper. La fine della missione è attesa per aprile 2021, anche se c’è una possibilità di proroga se tutti i sistemi saranno in buona salute.

La fine del viaggio di New Horizons verrà decretata dalle batterie al plutonio che una volta esaurite, probabilmente tra la metà degli anni 20 e la fine degli anni 30, non permetteranno più il controllo della sonda da terra. Nel 2038, New Horizons si troverà a circa 100 unità astronomiche dal Sole. Se continuerà a funzionare, la sonda seguirà le stesse sorti delle due sonde Voyager esplorando l’eliosfera esterna.

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