Una speciale Superluna di sangue creerà un tetro bagliore rossastro nel cielo nella prima eclissi del 2019. Nella notte tra il 20 e il 21 gennaio, la luna si tingerà di rosso per dare origine ad uno spettacolo mozzafiato.
Durante un’eclissi lunare, l’ombra della Terra blocca la maggior parte della luce solare, che non riesce quindi ad illuminare direttamente la superficie lunare. Esistono 3 tipi di eclissi: totale, parziale e penombrale. In un’eclissi lunare totale, come quella della prossima settimana, l’ombra della Terra copre completamente la luna. Questo accade quando sole, Terra e luna sono perfettamente allineati. La Terra proietta due ombre durante un’eclissi lunare, chiamate ombra e penombra. L’ombra è piena, mentre la penombra è un’ombra esterna parziale. Durante un’eclissi lunare, la luna attraversa queste ombre in diverse fasi.
Il fenomeno farà sì che la luna acquisti una sfumatura rossastra mentre si trova alta nel cielo. La luna non splende di luce propria, ma grazie alla riflessione della luce del sole da parte della sua superficie. Quando la luna si trova ad attraversare l’ombra totale, parte della luce solare riesce ancora a raggiungerla passando attraverso l’atmosfera terrestre nel cosiddetto fenomeno dello scattering di Rayleigh. Gli altri colori dello spettro sono bloccati e dispersi dall’atmosfera terrestre, ma il rosso tende a passare. La NASA spiega: “L’esatto colore della luna dipende dalla quantità di polvere e nubi presenti nell’atmosfera. Se ci sono particelle extra nell’atmosfera, per esempio da una recente eruzione vulcanica, la luna apparirà in una sfumatura di rosso più scura”.
Superluna di sangue: miti e leggende dal mondo
Il termine “Luna di sangue” tende a suggerire altro rispetto ad un’eclissi lunare, con le immagini di una luna rosso porpora che si fanno immediatamente strada nella mente. E in effetti le eclissi lunari hanno affascinato le culture di tutto il mondo, ispirando miti e leggende, molti dei quali dipingono l’evento come un cattivo presagio. Non c’è da sorprendersi, del resto, se l’interruzione dei ritmi regolari del sole o della luna portasse gli uomini ad immaginare forti effetti sulle loro vite.
Per molte antiche civiltà, la Luna di sangue portava intenzioni malvagie. L’antica civiltà degli Inca interpretava la sfumatura rossa come l’attacco di un giaguaro che divorava la luna. Si credeva che il giaguaro potesse poi rivolgere la sua attenzione alla Terra. Quindi le persone avrebbero dovuto urlare, lanciare frecce verso la luna e far abbaiare i loro cani nella speranza di fare abbastanza rumore da allontanare la bestia feroce.
Nell’antica Mesopotamia, un’eclissi lunare era considerata una diretta aggressione al re. Considerata la loro capacità di prevedere un’eclissi con una ragionevole precisione, avrebbero scelto un “sostituto” del re per tutta la durata del fenomeno. Qualcuno considerato sacrificabile avrebbe rappresentato il monarca, mentre il vero re si sarebbe nascosto in attesa della fine dell’eclissi. Il sostituto del re sarebbe poi sparito e sarebbe tornato quello reale.
Alcune leggende popolari induiste interpretano le eclissi lunari come il risultato del demone Rahu dopo aver bevuto l’elisir dell’immortalità. Le divinità gemelle del sole e della luna decapitano rapidamente Rahu ma, avendo consumato l’elisir, la sua testa rimane immortale. In cerca di vendetta, la testa di Rahu si metterà alla caccia del sole e della luna per divorarli. Se riuscirà a prenderli, si avrà un’eclissi: Rahu ingoierà la luna, che riapparirà poi dal suo collo mozzato.
Per molte persone in India, un’eclissi lunare porta sfortuna. Cibo ed acqua vengono coperti per evitare contaminazioni e si eseguono rituali di purificazione. In particolare, le donne in stato interessante non dovranno mangiare o svolgere lavori domestici per proteggere il bimbo all’interno del loro grembo.
Ma non tutti i miti legati all’eclissi sono afflitti da questa malvagità. Le tribù indigene americane Hupa e Luiseño, della California, credevano che la luna fosse ferita o ammalata. Dopo l’eclissi, la luna doveva guarire. I Luiseño, per esempio, avrebbero cantato canzoni verso il satellite per favorirne la guarigione.
Assolutamente più incoraggiante è la leggenda dei Batammaliba, popolo del Togo e del Benin, in Africa. Tradizionalmente, essi consideravano un’eclissi lunare come un conflitto tra il sole e la luna, un conflitto che le persone dovevano incoraggiarli a risolvere. Era quindi il momento in cui venivano dimenticate le vecchie ostilità, una pratica che è sopravvissuta fino a giorni nostri.
Nelle culture islamiche, le eclissi tendono ad essere interpretate senza alcuna superstizione. Nell’Islam, il sole e la luna rappresentano il profondo rispetto per Allah, quindi durante un’eclissi vengono cantate speciali preghiere, come la Salat-al-khusuf, una preghiera sull’eclissi lunare. Evoca il perdono di Allah e ne riafferma la grandezza.
La Luna di sangue nel Cristianesimo
Tornando a parlare di “sangue”, il Cristianesimo ha equiparato le eclissi lunari all’ira di Dio e le ha spesso associate con la crocifissione di Cristo. È degno di nota che la Pasqua cada la prima domenica dopo la prima luna piena della primavera, il che assicura che un’eclissi non si possa mai verificare nel giorno di Pasqua, che rappresenterebbe un segno potenziale del giorno dell’Apocalisse.
Il termine “Luna di sangue” è diventato famoso nel 2013 con l’uscita del libro Four Blood Moons del pastore cristiano John Hagee. Hagee diffonde l’idea di una credenza apocalittica, nota come “Profezia della Luna di sangue”, che sottolinea una sequenza lunare di quattro eclissi totali che si è verificata nel 2014-15. Hagee fa notare che tutte e 4 si sono verificate nei giorni di festività ebraiche (combinazione verificatasi solo 3 volte prima), ognuno dei quali segnato da eventi negativi. La profezia è stata poi respinta da Mike Moore, segretario generale dell’organizzazione Christian Witness to Israel, nel 2014, ma il termine è ancora regolarmente utilizzato dai media ed ha acquisito un significato inquietante.
Considerate tutte le superstizioni che vi aleggiano intorno, è bene ricordare che una “Luna di sangue” non è niente da temere. Sarà un evento straordinario ed emozionante, che in Italia potremo osservare dalle 03:36 alle 08:48 del 21 gennaio, considerando anche le fasi di entrata e di uscita dalla penombra. La fase “clou” durerà circa 1 ora e 2 minuti, dalle 05:41 alle 06:43. Il massimo si avrà alle 06:12. Utilizzando la definizione luna di sangue, stiamo combinando scienza e superstizione: piuttosto che attendere l’Apocalisse e la sua distruzione, possiamo vederla come la monumentale illustrazione dei moti del nostro sistema solare. Qualsiasi sia la vostra interpretazione o il nome che le conferite, assicuratevi di godervi lo spettacolo, magari in compagnia di amici e parenti. Forse vi ritroverete a pensare che la definizione Luna di sangue non rende giustizia alla straordinaria meraviglia che apparirà davanti ai vostri occhi.