La tempesta tropicale Pabuk è stata declassata a depressione tropicale, con venti di 55km/h, e ora si sta muovendo sul Mare delle Andamane ad una velocità di 10km/h, dopo aver spezzato 3 vite mentre attraversava la Thailandia. 2 anziani sono annegati nella provincia di Nakhon Si Thammarat e una terza persona è morta dopo che il peschereccio su cui si trovava è stato capovolto dalle onde nella provincia di Pattani, secondo il Dipartimento per la prevenzione e la mitigazione dei disastri della Thailandia.
La tempesta, che ha attraversato le isole periferiche della costa orientale prima di dirigersi verso le province dell’entroterra, ha ora raggiunto il Mare delle Andamane, sul lato occidentale del Paese, lasciando una scia di blackout e case danneggiate dalla caduta di alberi o rimaste senza tetto. Le autorità tailandesi hanno emesso allerte e aperto centri di emergenza temendo i danni che Pabuk avrebbe provocato durante il suo avvicinamento al Paese, che solitamente non riceve condizioni meteorologiche così avverse.
Alluvioni e blackout hanno costretto quasi 30.000 persone a cercare riparo nei centri di emergenza allestiti nel sud del Paese. Pabuk ha portato venti di 75km/h, con picchi fino a 95km/h, forti piogge e l’innalzamento del livello del mare, che hanno tutti contribuito ad abbattere i cavi elettrici e a causare diffuse inondazioni. Nella provincia di Nakhon Si Thammarat, la più colpita, sono stati abbattuti 32 pali della luce, i trasformatori sono esplosi e le linee di comunicazione sono state interrotte in alcuni distretti. Circa 200.000 persone sono rimaste senza elettricità.
I tantissimi turisti bloccati sulle numerose isole sono riusciti ad evitare il peggio della tempesta. Bandiere rosse, tuttavia, vietano il bagno in mare in quelle che normalmente sono spiagge paradisiache baciate dal sole in questo periodo dell’anno. Joe Kieta, turista americano, ha dichiarato che le strade sull’isola di Koh Samui sono piene di detriti e che l’hotel in cui ha alloggiato ha chiuso la sua area sulla spiaggia, esortando tutti gli ospiti a non uscire. Sull’isola si sono formate lunghe file di persone in attesa di essere riportate sulla terraferma. I turisti che dovranno fare ritorno a casa si ritroveranno ad affrontare lunghi ritardi a causa del lento recupero dei collegamenti di trasporto iniziato oggi, 5 gennaio. La maggior parte dei traghetti e gli aeroporti di Nakhon Si Thammarat e Surat Thani stanno riprendendo le operazioni, così come la Bangkok Airways.
Le autorità avvisano sulla possibilità di alluvioni lampo in 9 province poiché alcune zone rimangono inondate da una combinazione di pioggia e aumento della marea. “Sono previsti forti venti con onde di 3-5 metri sia nel Golfo della Thailandia che nel Mare delle Andamane”, ha dichiarato il Dipartimento di meteorologia tailandese, esortando tutte le navi a stare in porto. Questo ha bloccato anche la grande industria ittica dell’area.
Pabuk si è abbattuta sulla Thailandia durante il picco della stagione turistica, dando un colpo alla miniera d’oro rappresentata dal turismo nell’economia tailandese. Si temeva che la tempesta potesse essere la peggiore a colpire la Thailandia dal 1989, quando il tifone Gay provocò oltre 400 morti. La tempesta tropicale Harriet del 1962, invece, uccise oltre 900 persone nel sud del Paese.
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