Terremoto di oggi in Romagna, ecco cosa sta succedendo al Nord: “la placca Adriatica scende sotto l’Appennino, a Ravenna possibili scosse di magnitudo 6”
Il terremoto di magnitudo 4.3 (ricalcolata stamattina dall’INGV) che alle 00:03 di oggi ha scosso la Romagna, con epicentro sulla costa tra Ravenna e Cervia, è stato il più forte degli ultimi 30 anni sul litorale romagnolo settentrionale: nelle zone più vicine all’epicentro nella notte s’è scatenato il panico e la gente è fuggita dalle abitazioni, ma fortunatamente non si sono verificati danni significativi e nessuno è rimasto ferito. La scossa è stata avvertita in tutto il Nord/Est, fino a Slovenia e Croazia. A Bologna si è inclinata la croce del campanile della chiesa di Sant’Isaia. Sul posto, questa mattina alle 7.40, sono intervenuti i vigili del fuoco avvisati da un cittadino residente nella zona che ha notato, per primo, lo spostamento dell’asse della croce. I vigili hanno così delimitato l’area a rischio per un’eventuale caduta della croce ed hanno interdetto l’accesso alla zona.
Il Presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, ha spiegato che questa scossa è collegata a quella di magnitudo 4.2 che il 18 novembre 2018 ha colpito Rimini, perchè è stata generata dallo stesso meccanismo geologico, ossia “dalla placca adriatica che sta scendendo al di sotto dell’Appenino. Non c’e’ alcun collegamento, invece, con la sequenza sismica dell’Italia Centrale“.
Il fenomeno geodinamico, alla base di questi terremoti, ha aggiunto “ha generato anche i terremoti dell’Emilia Romagna del 2012“. Per quanta riguarda la faglia, invece, ancora non si conosce quella coinvolta nel sisma di questa notte, ha aggiunto “perchè è una struttura che non emerge, in quanto il terremoto si è verificato a una profondità di 25 chilometri“. L’area dove è avvenuto il terremoto, secondo l’Ingv è in una zona considerata ad alta pericolosità sismica perchè, ha proseguito Doglioni, “sotto passa il fronte della catena appenninica sepolta sotto la parte meridionale della pianura padana, che e’ una struttura geologicamente attiva dal punto di vista sismico caratterizzata da strutture di faglie che fanno avanzare l’Appenino verso il mare Adriatico“.
In un’altra intervista ad Agenzia Stampa Italia, Doglioni ha detto che “Nell’area di Ravenna ci possono essere terremoti di magnitudo 6, ma non sappiamo ovviamente quando potrebbero realizzarsi. Ci sono infatti le stesse strutture che passano sotto la città che sono quelle che hanno generato il sisma di Ferrara del 1570, oppure quello di Mirandola del 2012. Sono strutture analoghe che possono riattivarsi“.
Il Responsabile della Protezione Civile del Comune di Ravenna Gianni Gregorio ricorda all’Agi la scossa di magnitudo 4.5 del 2012, spiegando che “era stata molto vicino al Terremoto dell’Emilia, di Modena, è stato un evento simile pero’ non e’ stato avvertito ne’ come boato ne’ con questa intensita’. Questo si e’ avvertito bene: perche’ oltre alla magnitudo dipende molto dalla accelerazione e dal tipo di onda. La magnitudo misura semplicemente l’energia sprigionata, dopo dipende come avviene la propagazione dell’onda, se prima sussultoria o ondulatoria”.
“Questa notte – prosegue Gregorio – si e’ sentito un boato sordo provenire dal sottosuolo, simile a quando gli aerei infrangono il muro del suono, e poi e’ arrivata la scossa: la gente si e’ spaventata, hanno cominciato a sbattere gli sportelli delle credenze, gli oggetti sulle mensole, i lampadari, si e’ avvertito in maniera netta soprattutto ai piani alti dei palazzi. Era mezzanotte e tre minuti, qualcuno era appena andato a letto, qualcuno era sveglio. Molti sono andati in strada, il sindaco ha convocato immediatamente il centro operativo comunale, ci siamo ritrovati in comune con i piani della protezione civile per capire la situazione. Sono stati segnalati solo danni di lieve entita’, piccole crepe o la caduta di piccoli calcinacci: come tipo di Terremoto, non dovrebbe aver cerato dei danni, ma e’ chiaro che Ravenna ha almeno 90 plessi scolastici, e prima di aprirli serve almeno una verifica si sicurezza“.
Alla forte scossa nella notte e’ poi seguito uno sciame sismico con altre 5 scosse di minore entità, tra magnitudo 2 e 3, l’ultima delle quali alle 4.57 di questa mattina. Scosse avvenute tutte nei dintorni di Ravenna, vicino a Russi o Comacchio, ma ascrivibili allo stesso fenomeno. “Se si va indietro di centinaia di anni qualche fenomeno simile c’e’ stato – conclude Gregorio – anche se non cosi’ vicino alla costa: il livello dei terremoti va crescendo di intensita’ e di numero spostandosi da Ravenna verso l’Appennino“.
“I servizi pubblici non hanno subito nessun tipo di interruzione“: e’ quanto precisa il direttore della protezione civile dell’Emilia Romagna, Maurizio Mainetti, interpellato dall’Agi per un bilancio sul Terremoto che ha colpito, nella notte, la costa della Romagna. “Nessun problema – ha spiegato Mainetti – e‘ stato segnalato per quanto riguarda i sistemi elettrici, gli impianti di potabilizzazione e funziona regolarmente anche il sistema ferroviario“. Nessun danno, poi, al sistema produttivo ravennate: “non e’ arrivata alcuna segnalazione – ha precisato il direttore della protezione civile regionale – dall’area industriale” ed il sistema produttivo non si e’ interrotto neanche nella notte. Mainetti, infine, ha confermato che non sono stati segnalati danni di particolare rilievo, “solo qualche piccola fessura negli edifici“. Sono in corso, soprattutto nel comune di Ravenna, i sopralluoghi dei tecnici. La scossa e’ stata avvertita anche a Bologna. Le scuole sono state chiuse sempre a Ravenna nella giornata di oggi, in via precauzionale, per poter svolgere tutti i controlli necessari, come spiegato dal sindaco, e assicurare la massima sicurezza agli alunni.
Terremoto, le parole del Sindaco di Ravenna
“Una notte di grande spavento per tutti i cittadini ravennati e anche per gran parte del territorio della nostra provincia. L’evento sismico che ha coinvolto Ravenna, questa notte, e’ il piu’ rilevante degli ultimi 30 anni. Al momento non abbiamo ricevuto ne’ richieste di soccorso ne’ segnalazioni di danni, se non di lieve entita’, ma la precauzione e l’attenzione deve essere massima“: lo ha precisato il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, che ha diffuso un nuovo video messaggio per fare il bilancio della scossa di Terremoto avvenuta nella notte sulla costa romagnola. “Nella giornata di oggi ho disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in tutto il territorio comunale di Ravenna – ha concluso il sindaco – perche’ era impossibile durante la notte effettuare tutti i controlli necessari a garantire che non vi fossero pericoli, neanche di lieve entita’, per i nostri bambini e ragazzi“. In corso verifiche anche su ponti e ferrovie ed edici ‘sensibili’.
“Sono gia’ partiti i controlli in tutto il nostro territorio. Questa notte e’ stata verificata la nostra struttura ospedaliera, il Santa Maria delle Croci. E si sta procedendo sia negli edifici pubblici che in quelli privati per i quali ho fatto un’ordinanza apposita per far si che si svolgano i controlli e le verifiche“, ha aggiunto il Sindaco. “A tutti i concittadini chiedo di segnalare qualsiasi dubbio o anomalia perche’ per fortuna – ha ribadito de Pascale – sembra che non ci siano stati danni gravi ma l’evento e’ stato molto significativo, ha avuto anche altre scosse, e non dobbiamo assolutamente sottovalutarlo. Andate sul sito del Comune di Ravenna dove sono tutte le istruzioni in caso di eventi sismici per sapere – ha concluso il sindaco – come comportarsi e quali sono le migliori pratiche da mettere in campo“.
“Da una prima osservazione i siti Unesco della citta’ appaiono integri e senza danni. In giornata verra’ fatto un lavoro di screening piu’ approfondito con i vigili del fuoco e la soprintendenza“. Lo spiega all’ANSA il comandante della polizia municipale di Ravenna Paolo Giacomini, che sta monitorando la situazione nella citta’ romagnola dopo la scossa di terremoto della notte. Ravenna e’ citta’ famosa in tutto e meta di turisti da tutto il mondo per o monumenti e le basiliche, scrigni di mosaici dell’epoca bizantina, patrimonio mondiale dell’umanita’. Tesori d’arte che da un primo controllo, dunque, non sembrerebbero aver subito danni. “Abbiamo fatto un primo controllo agli edifici scolastici e riscontriamo l’assenza danni gravi alle strutture pubbliche. Aspettiamo un ritorno da quelli privati“. Gli unici danni segnalati riguardano alcuni edifici privati “crepe molto modeste che non mettono in pericolo abitabilita‘”, dice Giacomini.
Il capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, oggi a Rimini per un impegno istituzionale, si rechera’ anche a Ravenna, in Prefettura, dove le autorita’ faranno con lui alle 12.30 il punto della situazione sul terremoto di stanotte in un incontro a porte chiuse. Intanto proseguono i controlli su scuole, strade, ponti; dalle segnalazioni ai vigili, conferma il Comune, “non sono emerse particolari criticita'”. Per segnalazioni di danni strutturali si possono contattare i Vigili del fuoco al 115. Intanto, la deputata di Fratelli d’Italia Ylenja Lucaselli., spedisce un messaggio di “rotale vicinanza alle famiglie del territorio nel ravennate dove stanotte si e’ verificato l’epicentro di un evento sismico. Ci auguriamo che le verifiche confermino l’assenza di danni significativi. Dall’accadimento di questa notte si rafforza l’esigenza di lavorare sulla prevenzione, la gestione del panico e la messa in sicurezza degli edifici”.