In aggiunta alle previsioni di tagli del giugno scorso, Elon Musk, CEO di Tesla, tramite una lettera inviata ai dipendenti annuncia la necessità di ridurre ulteriormente la forza lavoro del 7%.
La motivazione dell’amministratore delegato trova le sue ragioni nella necessità di aumentare le vendite di Model 3 riducendone i prezzi.
Secondo Musk è indispensabile raggiungere un numero maggiore di clienti riducendo il costo d’acquisto dell’auto perciò, per l’azienda, è inevitabile ridurre il costo del personale e quindi gli oneri produttivi pur di ridurre i prezzi.
In realtà le difficoltà per gli americani costruttori dell’auto elettrica di lusso arrivano da più fronti.
Il settore è sempre in fermento e i competitors non stanno a guardare, soprattutto in Germania. Nella patria dei brand di auto premium infatti Tesla deve vedersela con avversari del calibro di Audi e-tron, Mercedes EQC e Jaguar I-Pace.
Non solo, la concorrenza arriva anche dal basso basti pensare ad auto come la Nissan Leaf, l’elettrica più venduta al mondo a circa 35.000 dollari, ed ecco spiegato il motivo che spinge Musk a rivedere al ribasso il posizionamento di prezzo della sua Model 3.