È stato l’assessore regionale Cristina Grieco a fare il punto nell’Aula del Consiglio toscano sull’erosione costiera in Toscana e sul corpo di azioni – di monitoraggio, programmazione e interventi – che la Regione mette in campo.
Come precisato nella comunicazione resa, infatti, la strategia regionale in materia di contrasto all’erosionecostiera prevede azioni di carattere preventivo, implementazione e monitoraggio periodico del quadro conoscitivo, avendo come obiettivi primari il recupero e il riequilibrio della fascia costiera. L’attuazione degli interventi della Regione avviene attraverso il Documento operativo per il recupero e il riequilibrio della fascia costiera, la cui programmazione è aggiornata annualmente.
È il documento, infatti, che definisce le opere di difesa della costa e degli abitati costieri; le opere di manutenzione con relativo cronoprogramma, per la cui progettazione la Regione può avvalersi di ogni singolo Comune; il quadro conoscitivo di riferimento e gli eventuali indirizzi per le operazioni di movimentazione dei sedimenti lungo la fascia costiera; le attività per l’implementazione e il miglioramento delle informazioni sullo stato della costa. In particolare, sono previste due tipologie di intervento: ripascimenti strutturali (impostati su volumi importanti) e ripascimenti protetti con strutture dal basso impatto ambientale, sfruttando prioritariamente gli accumuli in eccesso presenti lungo costa ed eventualmente con apporti di materiale da cava.
Primo piano anche sugli interventi programmati. È in fase di completamento quello in difesa dell’abitato di Follonica (ripascimento e riconfigurazione delle opere in scogliera), mentre è prossimo alla stipula del contratto quello di sistemazione morfologica della spiaggia di Vada ed è stata inoltre avviata la procedura di gara per l’intervento di ripascimento del litorale di Poveromo (principalmente attraverso i sedimenti accumulati presso il porto di Viareggio).
Prossimo all’avvio di gara anche l’intervento di recupero e riequilibrio del litorale di Punta Ala. Il monitoraggio costante dello stato delle coste e delle tendenze evolutive del litorale viene effettuato dalla Regione in collaborazione con il consorzio Lamma.
In fase di studio possibili evoluzioni dell’indicatore di rischio dovuto all’erosione costiera, mentre sono state approvate, ha ricordato l’assessore, le ”Linee guida sulle attività di monitoraggio della costa”, che definiscono metodologie e sistemi di rilevamento. Oltre agli interventi strutturali, l’azione regionale si è occupata anche di quelle tipologie di movimentazioni di sedimenti che hanno assicurato ripristini stagionali, in conseguenza di mareggiate.
Con le nuove linee guida per le modalità di rilascio delle autorizzazioni, sono state snellite le procedure per permettere ai Comuni e agli operatori balneari di realizzare interventi di manutenzione per riguadagnare metri di arenile lungo la linea di costa. Linee guida che sono state utilizzate nel master plan redatto per gli interventi di ripristino conseguenti alla mareggiata del 28-30 ottobre 2018. Per il ripascimento delle spiagge danneggiate da quella eccezionale ondata di maltempo, la Regione ha stanziato 13milioni di euro da ripartire in 39 interventi da realizzare prima dell’avvio della prossima stagione balneare.