“È urgente smantellare le norme dello Sblocca Italia favorevoli alle trivellazioni e agli inceneritori”. Lo dichiara Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell’Ambiente e Presidente della Fondazione Univerde.
Secondo Pecoraro Scanio, “la più chiara risposta alle giuste richieste di applicare gli impegni contro le trivellazioni petrolifere è il recepimento dei contenuti dei tre quesiti del referendum contro le politiche del governo Renzi del 2016, in particolare il quesito che permette di delimitare le zone assolutamente vietate da qualunque ricerca di idrocarburi”.
La proposta dell’ex Ministro è di far diventare il Golfo di Taranto un’Area marina protetta, “così come chiediamo da tempo, sostenendo la proposta dell’associazione Marevivo. In questo modo potrebbero decadere anche le autorizzazioni sulle quali è difficile intervenire in altro modo”.
“Sarebbe utile se il governo potesse nominare il costituzionalista Enzo Di Salvatore, estensore dei quesiti referendari del 2016, come consigliere per rivedere e smantellare le concessioni autorizzate dai precedenti governi” aggiunge Pecoraro Scanio. E intervenendo sulle norme più controverse dello Sblocca Italia: “il governo dovrebbe urgentemente abrogare anche l’articolo 35 sugli inceneritori che è stato già portato alla Corte europea di Giustizia dal Movimento rifiuti zero”.